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Gian Piero Gasperini, in conferenza stampa, presenta Atalanta-Juve

VINCERE -"Sarebbe una ciliegina, ma la torta sono questi cinque anni. Quello che ha fatto la squadra, arrivando due anni fa a una finale, poi questa è la seconda e le qualificazioni in Champions. Non alzi un trofeo, ma sono un successo". 

POLEMICHE - "Sono stupidate, siamo responsabili del nostro destino. Juve e Milan saranno responsabili del loro. 37 partite di campionato, arrivati a questo punto. Sapremo di fare il massimo, una partita per vincere la Coppa e l'altra per arrivare secondi. Così faranno loro. Il resto sono illazioni".

DAVANTI ALLA JUVE - "Non eravamo mai riusciti ad arrivare avanti alla Juve, perché era campione. Quest'anno ci siamo ripetuti, loro non hanno avuto la stessa stagione. Ma ciò non vuol dire che non abbia lo stesso valore, ma solo che siamo stati più bravi". 

VICINO ALLA COPPA - "Pressione particolare? Indubbiamente. In finale sai che deve uscire un vincitore dai novanta, o centoventi minuti, o dai rigori. Questo cambia la visione di tutto ciò che è stato il precedente passaggio. Abbiamo eliminato il Cagliari, la Lazio... abbiamo il diritto di giocare questa partita. L'abbiamo preparata al meglio contro una grande squadra, mi auguro che sia una gara importante". 

NON AVER ANCORA VINTO - "Non è giusto? No, va bene nona ver vinto ancora. Sono soddisfatto di quanto fatto prima e in particolare a Bergamo. I trofei in Italia sono due, scudetto e Coppa Italia. Risultati passano da tante prestazioni, in campionato abbiamo fatto 78 punti l'anno scorso, magari non è lo stesso di alzare la coppa, ma se lo chiedete a me di scegliere tra Coppa e Champions avrei scelto la Champions". 

RISPETTO AL CAMPIONATO - "Partita diversa? Ogni gara ha la sua storia. Può essere abbastanza simile per certi aspetti, adesso siamo a maggio, a fine stagione e si gioca in un contesto diverso. Finale secca, non è campionato dove ci possono essere due risultati. Può essere diversa anche se le squadre si conoscono bene". 

PIU' FORTI - "Rispetto a due anni fa è diverso il contesto, l'avversario, è un vero campo neutro. E' una finale, partita secca. I valori delle squadre sono diversi, in quella partita non abbiamo giocato moltissimo, speriamo che arrivi una partita più bella. Ma le finali spesso siamo così. Da quella partita qualche insegnamento l'abbiamo preso". 

REGGIO EMILIA - "Qui devo dire che siamo venuti tante volte, soprattutto in Europa League. La prima grande crescita internazionale, europea almeno, della squadra. Quell'esperienza ci ha portato qualcosa di importante e ci ha spostato di fascia rispetto a 5 anni fa". 

FAVORITI CON LA JUVE - "Non è quello che penso io. Se giochi con la Juve non pui pensare di essere favorito. Stesso discorso con il Real, in Champions: sono squadre costruite con ambizione e traguardi molto diversi. Detto questo è chiaro che crediamo di poter vincere la finale, la Coppa contro un avversario così prestigioso. Al di là del finale di campionato, la Juve è una grande squadra, con giocatori forti".

ALLENATORI JUVE - "Se battessi la Juve e la Juve chiamasse? Domani se battiamo la Juve facciamo una grande festa, saremmo tutti molto contenti, non avremmo tempo per queste cose". 

SFIDARE QUESTA JUVE - "Giudice di Pirlo? Ognuno è arbitro del proprio destino, del proprio lavoro. Pirlo ha avuto quest'opportunità e il fatto che sia in finale vuol dire che ha dimostrato delle capacità. Rispetto ai risultati che esige la Juventus quest'anno è in difficoltà, ma è ancora nella situazione di poter far bene. Ho fatto un altro percorso, ho un'altra età e ho comunque la soddisfazione del percorso fatto". 

LE FINALI - "Se andrà diversamente stavolta? Per la legge dei grandi numeri... Ogni finale è diversa, queste sono finali che ci siamo conquistati in campo e ci arriviamo dopo un percorso diverso, con una società e una squadra cresciuti moltissimo. Potrebbe essere il suggello che tutti ci chiedono, di poter vincere la Coppa. Ma abbiamo la forza e la consapevolezza dei risultati fatti che ci hanno portato fino a qui". 

GLI ARBITRI - "Il momento arbitrale? Ogni tanto ci sono settimane meno fortunate di altre. L'ultima... sono successi un po' di episodi, con polemiche. Ho l'abitudine, ogni volta, finita la partita, detta la polemica di turno, di azzerare e ripartire. Mi auguro che sia priva di episodi polemici, che venga giocata - mi auguro, anche per gli arbitri stessi - senza episodi molte volte difficili da interpretare". 

TIFOSI - "Piacevole novità. Ti abitui in fretta. Speriamo tutti che si possa riaprire al pubblico. Il pubblico è un elemento fondamentale delle partite, l'ultima per noi era contro il Valencia, poi non abbiamo giocato più col pubblico. La speranza di tutti è di poter riaprire gli stadi, far tornare la gente agli stadi e tifare per la propria squadra".