JUVE IN ROSA - E non poteva che essere la Juventus a schierarsi in prima linea per dare il via alla rivoluzione. Il club bianconero ha introdotto dalla stagione 2015/16 un settore giovanile tutto al femminile: la squadra under 12 per le ragazze rappresenta il trampolino di lancio per un progetto covato a lungo dalla società. Come accennato negli ultimi anni dal presidente Agnelli, l’idea è quella di trasformare la Juve in una vera e propria “polisportiva”. Il settore femminile under 12 è composto dalle calciatrici della Società San Bernardo Luserna, diventata nel 2015 società sportiva dilettantistica a responsabilità limitata, in seguito alla storica promozione in Serie A dell’anno precedente. Certo, la strada da percorrere è ancora lunga e coinvolge prima di tutto la necessità per il calcio femminile di superare l’ambito dilettantistico. In quanto dilettanti, infatti, le calciatrici non possono essere acquistate o cedute dalle società: inoltre la sopravvivenza di queste ultime dipende spesso dai contratti di sponsorizzazione, con i club impossibilitati a generare ricavi.
MODELLO DA SEGUIRE - La decisione da parte della Juve di creare un settore giovanile “in rosa” si pone comunque come punto di riferimento per dare al calcio femminile la svolta di cui ha bisogno: basti pensare che l’attività calcistica delle donne in Italia, come riportato da Il Sole 24 Ore, è in continua crescita ma fa registrare ancora numeri inferiori alle principali realtà europee e mondiali (il 53,4% delle calciatrici del pianeta gioca in Nord America). Con uno sguardo ottimista alle sezioni dei Giovanissimi, Esordienti e Pulcini del Calcio Femminile presenti all’interno della Juventus, auguriamo quindi una serena festa della donna a tutte le nostre lettrici!
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— Tumnus (@giulianotumnus) 19 agosto 2016
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