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L'europeo dell'Italia è iniziato oggi; gli azzurri si sono ritrovati a Coverciano dove si alleneranno per qualche giorno prima della partenza verso la Germania (10 giugno). Tra i 30 convocati di Luciano Spalletti c'è ovviamente Federico Chiesa; e l'esterno offensivo rientrerà anche tra i 24 che parteciperanno alla competizione. Non ci sono mai stati dubbi su questo, neanche nei momenti meno brillanti - che ci sono stati - durante gli ultimi mesi. 

Nelle parole odierne di Spalletti, una volta di più, si evidenzia la differenza tra Chiesa e tutti gli altri: " E' quello che ha la vampata e la botta della fucilata nella notte, quando non sai da dove è arrivata". Tradotto, è il giocatore che può dal nulla fare la differenza. Impossibile in questo senso non ricordare le giocate ad Euro2021 che hanno trascinato l'Italia verso la vittoria. Quello fu l'europeo in cui il figlio di Enrico si consacrò definitivamente dopo l'ottima prima stagione disputata con la Juventus. Questo invece dovrà essere l'europeo in cui Chiesa torna al centro del calcio italiano e non solo. 

In che ruolo giocherà con la nazionale? Largo a sinistra è l'opzione numero uno ma non solo. La risposta l'ha data il ct: "Può giocare anche a destra, può stare dentro anche se lui preferisce stare più esterno". Una cosa è certa; il classe 1997 un posto in squadra negli undici ce l'avrà. Così come ce l'ha avuto con Allegri che quando lo aveva a disposizione lo ha quasi sempre schierato titolare. Perché a prescindere dalla forma e dal contesto, "Chiesa è quello che ha la vampata". E se ce l'hai, è difficile farne a meno.

"Per quanto mi riguarda Chiesa va isolato, non gli va portato troppo traffico intorno perché è negli spazi dell'uno contro uno che lui ha davvero la qualità cattiva con le sue vampate". Un messaggio, indiretto, anche a Thiago Motta, prossimo allenatore della Juve. Chiesa non è il giocatore che fa da raccordo, non è l'esterno che dialoga costantemente con i compagni di squadra. Ma tutto ciò non è un motivo sufficiente per lasciarlo fuori, non lo è mai stato e non lo sarà per Luciano Spalletti.