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Dal Lecce al Lecce. Un anno dopo per Nicolò Fagioli è cambiato tutto: il primo gol, che cambiò il suo presente e futuro in bianconero. Una rete da tre punti, che decise quella sfida in un momento delicato per la Juve, una rete per una vittoria contro i salentini, arrivata per 1-0 proprio come un paio di giorni fa. Ecco, Fagioli in quella sfida non ha segnato, ma ha comunque regalato buone sensazioni e notizie. Alla seconda partita da titolare di questo suo inizio di stagione, dopo aver saltato tutta la tournée e buona parte della preparazione a causa della frattura alla clavicola destra e alla conseguente operazione, è apparso già più in condizione. Dovrà ancora crescere fisicamente, ma queste partite gli stanno facendo bene, tanto che contro il Lecce la musica è già cambiata.

DATI - E il dato è chiaro: il migliore della partita, con Danilo, per passaggi chiave e occasioni da gol create (3), il secondo per passaggi riusciti nella trequarti avversaria (14 contro i 16 di Chiesa), il terzo per passaggi riusciti in avanti (23, contro i 26 di Danilo e i 24 di Locatelli), secondo i dati della Lega Serie A. Dopo il rodaggio e dopo il Lecce, lo scorso anno il centrocampo bianconero è stato Fagioli, Locatelli, Rabiot: un mix di forza, solidità e grazie a Fagioli di tecnica, fantasia e intuizioni. Tutto ciò che avrebbe dovuto portare Pogba, che non si è mai visto a causa delle note vicende, e che uno come Nicolò può portare, avendo doti preziose a sua disposizione. Ad oggi, è il secondo giocatore della rosa bianconera per occasioni create con 8 contro le 9 di Rabiot, ma con la metà dei minuti giocati. E ora da lui ci si attende uno step anche oltre la scorsa stagione, già positiva per approccio e scoperta, perché dopo Lecce è ricominciato il suo cammino, per davvero.