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Non si può chiedere di salvare una Nazione un ragazzo con poche partite in stagione e poche presenze in azzurro. Non si può, no. Ma Spalletti doveva farlo, e la scelta di Fagioli ha rappresentato quel coraggio che la squadra non ha avuto, che lo stesso Nicolò ha ritrovato solo in parte. Si è fatto vedere di più di Jorginho, ha inventato meglio, ma non ha trovato mai continuità, vittima pure della pressione della Svizzera. Famelica. 


La partita di Fagioli 


Vedi Xhaka e capisci. Capisci il potenziale, però pure la differenza tra un regista e l'altro. Nicolò ha l'ambizione di arrivare a quel livello e tutto il tempo per farlo. Questa sera ci ha provato, non ci è riuscito. 86% di passaggi riusciti e un solo cross su quattro, una sola palla lunga su quattro. Ha pure calciato, quando tuttavia sarebbe stato meglio giocarla. 

Servirà da esperienza, comunque. E servirà anche per riavere ritmo, per non avere più paura. Certe partite eliminano l'adrenalina di dosso e la sensazione è che Fagioli ne avesse tanta, a tratti troppa. La frenesia sarà smussata dall'esperienza. I sogni, pure azzurri, torneranno. Nel frattempo, vale la pena prendersi i 'bentornato'.