commenta
Il gioiello sotto l’albero di Natale bianconero si chiama Nicolò Fagioli, nato a Piacenza, passato dalla Cremonese ed esploso nella Juventus. Dall’Under 17 alla Primavera, il salto non è sembrato vertiginoso per un ragazzo che puntualmente si conferma fuori categoria: l’ha notato la dirigenza e anche Max Allegri, che a inizio stagione ha speso pubblicamente parole importanti per questo classe 2001. Lui, da parte sua, continua a confermarsi: proprio prima di Natale è arrivato un gol capolavoro contro il Genoa, il quarto nelle ultime quattro partite del Campionato Primavera.

GOL E NON SOLO - Fagioli riceve palla fuori area, si accentra, si libera di due avversari e scarica un destro chirurgico che finisce all’incrocio. Dal 10 al 7, cambia il numero di maglia ma non l’abitudine, quella a sfoderare giocate da urlo: sì, perché la rete è solo la ciliegina in una partita fatta di lanci morbidissimi, giocate illuminanti per i compagni e dribbling. Non è un caso che, al suo calo fisico (fisiologico) sia seguito quello di tutta la squadra, con relativa rimonta del Genoa. Fagioli mente e respiro della Primavera di Baldini: un segnale importante in vista di un nuovo salto.

LA GESTIONE DELLA JUVE - Che con Fagioli si pensi sempre al domani è confermato dalla strategia della Juve, che lo ha prelevato con un blitz geniale nel 2015 e negli scorsi mesi ha detto no a tante pretendenti: per lui si era mosso il Cagliari, poi l’Atalanta, ma la dirigenza bianconera è stata irremovibile. “E’ una gestione della società, che è concentrata al massimo su di lui”, ha confermato il tecnico della Primavera Francesco Baldini. Intanto, Fagioli ha respirato l’aria della prima squadra durante il ritiro estivo e ha già esordito con l’Under 23 di Zironelli in Serie C. E’ lui il gioiello sotto l’albero di Natale bianconero, sempre più proiettato al futuro.


@mcarapex