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Daniele De Rossi è tornato a parlare a poche ore dalla fine del campionato. Intervistato a margine del Premio Ussi ha toccato anche il futuro della Roma: “Scusate la voce ma il giorno dopo la partita è sempre debole. Non mi hanno telefonata ma hanno mandato un messaggio su Whatsapp e mi è stato comunicato il luogo e l’ora dell’ incontro. Sono andato con entusiasmo e con un pizzico di paura. La situazione non era delle più semplici. Siamo alla fine della prima parte di percorso. Sono onorato di aver allenato la mia squadra del cuore, ma siamo all’inizio di tutto il percorso e di quello che andremo a a fare nei prossimi anni sperando sia sempre più positivo”. 

CAPELLO - “Lui mi ha lanciato quindi mi piacerebbe rilanciare un ragazzo di 18 come ha fatto con me. Ha girato tanto e vinto molto. E’ un augurio che fa piacere. E’ la seconda volta che prendo questo premio, sono passati 10 anni. E’ stata premiata una ragazza del 2007 e mi sento vecchio. Mia figlia è del 2005, questo secondo lavoro mi dà la possibilità di trasformarmi da calciatore vecchio ad allenatore giovane. Ho grande voglia ed entusiasmo. Pensiamo a ripetere la mia carriera da calciatore che è stata di livello altissimo. Difficile rifarla tutta nello stesso club per quanto ci si stufa presto degli allenatori, vorrei arricchirla con trofei, restando sempre alla Roma mi sono privato di qualche trofeo. Con un bel progetto possiamo tornare ad alzare qualche coppa”.

DYBALA - “Bisogna sempre essere pronti. Mi dicevano che aveva spesso problemi fisici. Quando sono arrivato è sempre stato il primo ad andare forte in allenamento. Gli abbiamo chiesto di andare a rincorrere qualche giocatore e ha dato grande disponibilità e sono sono soddisfatto del rapporto con lui. Mi tengo stretto tutti i miei giocatori. Adesso non diremo nulla a voi. Però è il momento di fare non di dire. Nel calcio si fanno dei progetti che vengono scombussolati dalle decisioni del calciatore o del procuratore. Dire oggi questo rimane è un boomerang. Dobbiamo essere bravi anche dal punto di vista della comunicazione”