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L'ex arbitro Luca Marelli analizza, sul proprio blog, i principali episodi arbitrali degli anticipi della 31esima giornata di Serie A. Sotto i riflettori c'è soprattutto l'intervento che ha visto protagonista Alex Sandro in Juventus-Milan:

"Su cross dalla destra di Calhanoglu il pallone viene deviato in calcio d’angolo da Alex Sandro. Fabbri non ha visto nulla: nel momento in cui Alex Sandro devia il pallone in calcio d’angolo, l’arbitro è totalmente coperto da almeno un paio di calciatori. Il gioco viene interrotto dal VAR Calvarese che, dopo un minuto circa, chiama il collega alla “on field review“. Fabbri si reca al monitor e, dopo un altro minuto, decide di confermare la sua scelta, concedendo il calcio d’angolo al Milan. Scelta incomprensibile (…). Alex Sandro si lancia verso il pallone con il braccio destro chiaramente staccato dal corpo e, successivamente, lo devia col braccio che si trovava in posizione che non può essere considerata non punibile. E’ vero che i calciatori non possono tagliarsi le braccia ma è altrettanto vero che è ormai dato per assodato che, in queste circostanze, un difendente deve essere consapevole che un tocco di braccio verrà sanzionato con un calcio di rigore. La scelta corretta avrebbe dovuto essere calcio di rigore e nessun cartellino: sul cross al centro non è mai prevista l’ammonizione (tranne in casi eccezionali ma non è questo il caso)".