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Ieri sera nel post partita Massimiliano Allegri gli ha riservato parole al miele, di quelle che rappresentano un sincero attestato di stima: "Sta diventando un esempio importante, di cuore, di testa, di come si affrontano le partite. Ha il dna della Juve dentro, non si tira mai indietro". E Manuel Locatelli, cuore bianconero fin da bambino, un complimento più bello non lo poteva ricevere. Il commento del tecnico, infatti, andava oltre la semplice analisi della partita contro la Lazio, abbracciando più in generale il ragazzo che ormai è un uomo a tutti gli effetti, oltre che un punto di riferimento insostituibile per l'attuale centrocampo, come si nota soprattutto quando non c'è.

E il futuro di Manuel, già indicato più volte come capitan futuro, sarà ancora a tinte bianconere: il riscatto del suo cartellino dal Sassuolo - per un'operazione da 25 milioni di euro più 12.5 di bonus, alcuni già scattati la scorsa stagione - è ormai cosa fatta, il prossimo passo sarà il rinnovo fino al 2026, che non dovrebbe essere in discussione nemmeno con la rivoluzione societaria in atto. L'ingaggio? Supererà i 3 milioni netti, forse anche per fargli dimenticare quelle sirene dalla Premier che già la scorsa estate si erano fatte sentire con insistenza, per poi tornare in vista della prossima stagione. Locatelli le ha percepite, ma poco importa: per lui c'è solo la Juve, tutto il resto è noia.