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Il rettore dell'Università di Perugia Maurizio Oliviero non ha "mai avuto l'impressione che si stessero facendo forzature o irregolarità" sull'esame di Luis Suarez su cui si sta celebrando il processo nei confronti dell'allora rettrice dell'Università per Stranieri di Perugia, l'ex direttore generale e l'ex responsabile del centro di valutazione. A raccontarlo è Gazzetta, riportando la testimonianza del docente, chiamato a testimoniare sul caso della prova "farsa" di lingua al calciatore uruguaiano per il conseguimento della cittadinanza italiana.

LE PAROLE - "Né la Juventus né l'università per gli stranieri mi hanno prospettato vantaggi o tornaconti per l'esame di italiano di Suarez. Contattai prima di tutto il dg per sapere se ci fosse un esame di lì a poco, poi avvertì della possibilità la rettrice, Giuliana Grego Bolli, per correttezza istituzionale. Da parte mia nessuna indicazione su chi avrebbe dovuto seguire la pratica. Contattato da Cherubini? Perché tra noi c'è una conoscenza anche perché lui è umbro e, come spesso succede, quando si parla di università a Perugia si pensa a noi, piuttosto che alla Stranieri. Gli spiegai che il nostro ateneo non si occupava di questo tipo di procedure, ma che mi sarei informato. E così feci".