DECISIONE DOLOROSA - Il motivo è dunque riconducibile alle prime risposte avute dal tecnico: ha visto Can ancora in ritardo di condizione e di mentalità, perché per Sarri anche l'approccio diventava determinante ai fini di costruire una lista in grado di soddisfare tutte le sue esigenze. Non è bastata neanche la duttilità, la versatilità: l'ex Liverpool ha pagato la presenza di Khedira in primis (del quale è naturale sostituto) e poi quella di Matuidi, tornato in auge in questi primi battiti sarristi e bianconeri.
POI IL MERCATO - E' spuntato però pure un retroscena nelle ultime ore, questa volta con un filo di mercato che sa unire le scelte di campo e quelle di vita: nella giornata di ieri, mentre gli orologi scorrevano veloci verso le 22, orario di fine calciomercato, Emre ha parlato a lungo con la Juventus. Gli è stato proposto il Paris Saint Germain, ancor prima c'è stato una forte attrazione con il Barcellona. Ecco, il Barça sarebbe stato il giusto compromesso, per lui che l'anno prossimo si libera a prezzo di saldo grazie a una clausola rescissoria da soli 40 milioni. Il suo agente è rimasto per una settimana in terra catalana alla ricerca di un compromesso, però Juve e blaugrana non hanno mai trovato un accordo. Con Leonardo era già troppo tardi, il mediano ha rifiutato qualsiasi possibilità di allontanarsi da Torino. L'ha pagata con un'esclusione dolorosissima.