commenta
La Juve torna finalmente a vincere dopo una serie di pareggi consecutivi che, in caso di altri risultati le avrebbero consentito di vivere questo sabato sera incollata alle prime della classe. I passi falsi di Inter e Milan maturati nella giornata di ieri infatti, hanno notevolmente accorciato la classifica e ora la Vecchia Signora si trova a soli 7 punti dalla vetta, facendo intendere che è lecito sperare anche in qualcosa in più di un 'semplice' quarto posto. Ma analizzando la gara del Castellani, ne evince che tra i vari lampi di luce, la squadra di Allegri attraversa ancora alcune zone d'ombra che vanno inevitabilmente 'illuminate'. 

COSA VA - La prima certezza di questa squadra si chiuama Dusan Vlahovic. Devastante anche nella sfida odierna, riuscendo ad andare a segno per ben due volte e ottenendo di fatto la sua prima doppietta con la maglia bianconera. Lotta, corre, fa salire la squadra e la trascina verso una vittoria fondamentali ai fini della classifica. Ma le buone notizie questa sera non arrivano solo dalle reti del serbo, perche la mole di gioco creata dagli uomioni di Allegri è stata maggiore e più fluida ridspetto a quella che si era vista contro il Villarreal, dove i bianconeri avevano concluso verso lo specchio avversario appena 3 volte, contro le 12 conclusioni proposte oggi. E' chiaro che bisognerà ripartire da qui e cercare di migliorare quanto più possibile anche in zona gol, magari mantenendo maggiore freddezza, chiedere a Zakaria per conferme. 

COSA NON VA - Quando si vince va sempre bene. Fino ad un certo punto però. I due gol subiti questo pomeriggio ad Empoli non sono arrivati per caso e le lacune difensive dei bianconeri hanno agevolato la realizzazione dei due gol siglati dai toscani. Come già capitato in occasione del gol di Parejo, anche oggi la difesa si addormenta e consente a Zurkowski di depositare indisturbato alle spalle di Szczesny, riuscendo a fare sua la sfera in mezzo a 4 maglie bianconere. Inammissibile. Così come è inaccettabile anche la modalità con la quale è arrivata la seconda rete, con un pallone che attraversa docile tutta l'aria di rigore, finendo sui piedi dell'indisturbato La Mantia che, complice anche la non prontezza del portiere polacco riesce a riportare in partita i suoi. Ed è proprio qui la chiave dei problemi bianconeri, ovvero la sensazione di non riuscire a codurre interamente una gara senza soffrire, lasciando gli avversari sempre in partita.