IL PATTO - Poche parole, che hanno udito solo e soltanto loro. Un breve colloquio prima di addentrarsi nella mostra, poi Allegri ed Elkann hanno preso strade condivise, seppur a distanza. Il numero uno di Exor ha inaugurato il muro delle foto della mostra "JuventUS". Poi è toccato al presidente Ferrero. Poi a Scanavino, quindi a Max, aiutato proprio dall'ad e braccio destro dell'Ingegnere. Il feeling c'è: si percepisce anche senza coltivare i retroscena. E la vittoria nel derby ha alimentato questo clima di serenità che può diventare la nuova forza della Juventus. Senza aspettarsi nulla, l'obiettivo è riprendersi tutto. Verosimilmente, è stato pure il succo del discorso tra il numero uno del club e il numero uno del campo.
GUARDANDO LO SCUDETTO - Così, un'immagine di una serata di celebrazione si fa istantanea potente del momento della Juventus. Tutto è tra le mani e le scelte di Allegri, e la società ha dato altra prova di fiducia formale. E Max è sembrato proprio a casa sua, tra la sua gente. Ché abituati alla solitudine della panchina e delle interviste, spesso si commette l'errore di trascurare l'umanità e i rapporti: restano alla base di tutto, invece. Come la voglia di tornare al vertice, guardando ciò che è stato e facendo spazio per ciò che sarà. Elkann e Allegri guardano le coppe, e in particolare gli scudetti. Ma non è un passo indietro: sembra il ritorno alla normalità.