12
La sera prima della partita tra Sassuolo e Juventus, Allegri aveva espresso preoccupazione, avvertendo che ci sono tre squadre davanti a loro. Era consapevole del rischio di una possibile delusione, facendo suonare un campanello d'allarme. Sebbene le gerarchie e le aspettative possano cambiare nel calcio, come dimostra l'attuale Napoli di Spalletti, i numeri raramente mentono e forniscono una base solida per valutare le ambizioni di una squadra. Quando si parla di Juventus e delle aspirazioni allo scudetto, è importante tenere presente che la squadra di Allegri ha solo la quarta rosa più costosa in termini di valore di mercato assoluto dei calciatori. A riportarlo, è il Corriere dello Sport.

VALUTAZIONI - Le valutazioni di mercato del sito specializzato Transfermarkt sono inequivocabili: al primo posto nella classifica delle squadre più costose c'è il Napoli (con un valore totale di 577,75 milioni di euro, con un aumento del 20% grazie allo scudetto), seguito da Milan (529,15 milioni) e Inter (523,35 milioni). La Juventus si trova al di fuori del podio, con un valore di 433,20 milioni, ma con una media di 18 milioni per calciatore, un valore influenzato positivamente dalle quotazioni di Vlahovic (70 milioni) e Chiesa (40 milioni). Nella classifica delle dieci squadre più costose della Serie A, la Juventus è più vicina alla quinta in classifica (la Roma di Mourinho, con un valore inferiore di 51,65 milioni) che alla terza (il Milan, con un valore superiore di 95,95 milioni). Alla luce di questi dati, la conquista dello scudetto appare più un'impresa che un obiettivo realistico.

STIPENDI E ROSA - Tuttavia, c'è un altro lato della medaglia da considerare, ossia la classifica degli stipendi, in cui la Juventus si trova al primo posto con circa 153 milioni lordi all'anno. Ma questo potrebbe non essere sufficiente a giustificare le ambizioni tricolori, soprattutto considerando che il club sta cercando di ridurre drasticamente il monte ingaggi. Ad esempio, nella stagione 2022-23, Paul Pogba ha guadagnato 10 milioni di euro giocando solo 216 minuti (circa 70.000 euro ogni minuto in campo), mentre l'MVP della Serie A, Kvaratskhelia, ha guadagnato solo 1,4 milioni, bonus compresi (sette volte meno). Ecco: la rosa della Juventus presenta limiti strutturali e di profondità. Allegri deve costantemente fare i conti con questa situazione, tanto che ha cambiato la formazione iniziale 112 volte su 112, prima di confermarla nel match contro il Sassuolo, dopo due anni e mezzo di continui cambiamenti. A Reggio Emilia, le prime sostituzioni, con la Juventus in svantaggio per 2-1, hanno coinvolto giovani come Fagioli e Iling-Junior, cresciuti nell'Under 23. In difesa, con gli infortuni di Alex Sandro e De Sciglio, la situazione appare critica, con solo Rugani e Huijsen (un diciottenne della Next Gen) come alternative ai titolari Gatti, Bremer e Danilo. A centrocampo ci sono calciatori di qualità, ma manca dinamismo e capacità di cambiare il ritmo della partita. Infine, in attacco, i sostituti di Vlahovic, Milik e Kean, pur essendo giocatori di valore, non sono riusciti a raggiungere la doppia cifra in termini di gol in campionato rispettivamente dal 2019-20 (11 gol in Serie A con il Napoli per Milik) e dal 2020-21 (13 gol in Ligue 1 con il PSG per Kean).