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Il rinnovo di Paulo Dybala è una delle questioni che più stanno a cuore ai tifosi della Juventus in queste calde settimane d'agosto di un'annata tanto anomala quanto scricchiolante nonostante il nono scudetto consecutivo. La conferma di un giocatore come lui sarebbe un fatto scontato, da un punto di vista prettamente tecnico, ma la necessità della Juve di fare cassa rimette tutto in discussione. Tanto da rendere più difficoltosa del previsto la trattativa per il prolungamento di contratto (al momento in scadenza nel 2022).

VOLONTÀ CHIARA - Nei giorni scorsi è emerso che Dybala vuole essere al centro del progetto Juve con il giusto riconoscimento economico: vorrebbe essere il più pagato della rosa dopo Cristiano Ronaldo, e ieri vi abbiamo dato notizia della richiesta da 20 milioni di euro di stipendio. Ma secondo La Gazzetta dello Sport oggi in edicola, anche a 12 milioni si può trovare l'accordo. E pure il suo agente Jorge Antun ieri ha ribadito la volontà di rimanere in bianconero.

E DUNQUE... - Qual è il problema allora? Torniamo al punto iniziale: il temporeggiamento di una società che deve tenere in salute i bilanci. E in tal senso la Joya è una potenziale gallina dalle uova d'oro. In caso di offerta a tre zeri, infatti, Dybala se ne può andare e lasciare in eredità una maxi-plusvalenza da circa 100 milioni. Il rinnovo, insomma, è tutt'altro che infattibile, ma c'è un ago della bilancia chiamato conto economico, che si sposterà a seconda delle offerte che arriveranno per l'argentino e per Ronaldo (per CR7 possono essere sufficienti 60 milioni).