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Le mosse di Fabio Paratici, in questo mercato estivo alquanto scoppiettante, passano dall'esaltazione alla depressione con la stessa velocità con cui mangiamo un ghiacciolo nelle ore più calde della giornata. Metà finisce sempre sciolto dal sole. E così, anche le strategie della Juventus vivono di questa contraddizione: talvolta rigeneranti, rinfrescanti, tonificanti, tal'altre, invece, fumose ed evanescenti. Così si spiegano quindi gli arrivi di De Ligt, Ramsey e Rabiot, ma sempre in questo modo possiamo leggere anche il mancato affare di Lukaku, piuttosto che l'attesa per l'affondo Icardi, passando anche, e soprattutto, per le incomprensioni con Dybala.

GIOCO A SPECCHIO - A far gli speculativi, sul campo, spesso si rischia di rimetterci. Ne sa qualcosa Maurizio Sarri che, dopo le speculazioni vissute - probabilmente - negli anni di banca, ha deciso di rinfrescare il calcio italiano con una ventata di proposte nuove e fresche. Contrariamente, invece, si ​​è mosso Fabio Paratici, specialmente nelle ultime settimane. Il primo passo falso - che tale possiamo considerare solo oggi, alla luce delle ultime novità - ​è stato quello di Lukaku. Non tanto per il profilo del giocatore, quanto per i tempi ed i modi con cui ​è arrivato il contatto. Certo, soffiarlo all'Inter dopo le mille promesse riservate prima dal calciatore a Marotta, poi da Marotta a Conte, avrebbe elevato Paratici nell'olimpo dei direttori sportivi, ma spesso, quando si alza il tiro, a cader si fa più male. 

CERINO IN MANO - Quindi, Paratici ​è passato dall'essere un potenziale mago, a ritrovarsi con il cerino in mano. Uno che vale per due, se non addirittura per tre. Il primo, riguarda Paulo Dybala: esposto sul mercato per arrivare a Lukaku, ora l'argentino si trova in vendita, ma non più da gioiello, quanto da scarto. Questo non può che far inevitabilmente scendere il prezzo de La Joya, che solo per questa mossa ha perso almeno una quindicina di milioni nella sua valutazione. È sempre in vendita Gonzalo Higuain e, ora più che mai, in questo momento di confusione, può essere utile per Paratici ripartire dalle sue certezze. Con il Pipita che vuole "solo la Juve", ora Paratici può lavorare con un minimo di calma in più per il terzo nodo, quello legato al centravanti, consapevole che l'ex 9 sarà comunque a disposizione. Certo però, con il solo Icardi tra i grandi nomi in circolazione, avere Higuain come consolazione sembra un lusso concesso a pochi. Questo non cambia che sempre di seconde scelte, se non terze, si sta parlando. Almeno, così sembra, cercando di leggere le ultime due settimane di Paratici.