LA NUMERO 10 - "Quando i dirigenti me l'hanno proposto, ci ho pensato, ma non si può rifiutare un'offerta del genere. Per me è un onore e una responsabilità: devo dimostrare che me lo merito ogni giorno".
OTTOVOLANTE - "La vita da giocatori è come un ottovolante: un giorno sei il migliore, quello dopo inutile. Trovare un equilibrio non è sempre semplice. Succede a tutti, anche a campioni come Messi e Ronaldo: dopo quello che hanno fatto nella loro carriera vengono ancora criticati".
NUOVO RUOLO - "Mi piace cambiare. Fare cose nuove, darsi obiettivi a breve e lungo termine: dobbiamo trovare il coraggio di superare i nostri limiti".
CR7 - "Nessuno l'avrebbe immaginato, nemmeno noi: pensavamo che fosse solo un titolo di giornale. Visto da vicino, Cristiano è un ragazzo semplice. Ha la sua immagine, il suo carattere, un modo di essere in campo, ma all'interno dello spogliatoio è come gli altri e gli piace scherzare con tutti".
CALCIO - "Perché l'ho scelto? Da bambino ho provato la pallacanestro. Un giorno stavamo giocando e la palla è arrivata bassa e io, invece di prenderla con le mani, l'ho presa a calci: è stato il momento in cui mi sono reso conto che il mio sport era il calcio".