Quanto sia importante Dybala nel momento in cui sta bene, lo dicono i suoi piedi d’oro e anche i suoi numeri: in questa stagione, nella quale lo ricordiamo spesso fuori per infortunio, l’argentino ha segnato 12 gol e costruito 6 assist. E’ anche vero che, nelle ultime due stagioni, ha avuto un’infinita serie di infortuni, soprattutto muscolari, i quali hanno alimentato legittimi dubbi sull’opportunità di garantirgli un contratto elevato. Che la Juve possa avere un dubbio, insomma, ci sta; ci sta molto meno che nei confronti di Paulo ci sia stato un atteggiamento così duro da parte dei dirigenti bianconeri.
La sensazione è che non sarà Dybala a decidere in merito al suo futuro. O meglio, l’argentino sembra orientato a sposare la Juve. Ma la Juve, e innanzitutto Agnelli, sono davvero convinti di andare avanti con lui? Ci stiamo convincendo che la questione sia sì economica, però non fino in fondo: se il club crede davvero in Paulo, non può essere una distanza nell’ingaggio tutto sommato limitata a far saltare la trattativa con un calciatore fondamentale (anche perché poi andrebbe rimpiazzato). Ci può essere, semmai, una decisione differente: quella di mollare Dybala perché ritenuto non più ideale per la Juve del futuro. Del resto fu Umberto Agnelli, il papà di Andrea, a dare il benservito a Baggio evitando di rinnovargli il contratto dopo il primo scudetto dell’era Lippi, nel 1995: guardi Roberto, lei non ci interessa più, gli disse Il fuoriclasse ci rimase malissimo, non pensava che la Juve avesse la forza di scaricarlo. Può capitare lo stesso con Dybala? Notizie, approfondimenti, guide scommesse e confronto promozioni siti ADM, li trovate visitando www.mygdm.com