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Una partita da stella. E per una notte Paulo Dybala si è riscoperto l'astro più lucente dell'intero firmamento. Coinvolto, perfettamente integrato nel gioco, ha creato occasioni, scambiato palloni, ha dato le scosse giuste alla squadra e mandato spesso in porta i compagni. Non ha segnato, vero, ma il suo nome sul tabellino, in una serata così, è persino superfluo. Un 10 a tutto campo, un po' come lo voleva Allegri, tranquillo e fiducioso, ma soprattutto voglioso di farsi notare per tornare ad essere non importante, ma fondamentale nella Juve. 

DA RONALDO AL 'NUOVO' RUOLO - Merito del modulo? Forse, sicuramente della maggior libertà avuta nella costruzione e manovra. Libertà di idee e di testa, per svagare, creare. Con Higuain, vecchio compagno d'attacco ritrovato 16 mesi dopo l'ultima volta, a battagliare là nel mezzo, Dybala ha svariato qua e là senza troppe preoccupazioni, senza l'onere di dover aprire fisicamente spazi ai compagni, ma con il compito di dover regalare loro lampi di talento. Detto, fatto. E, sicuramente, l'assenza di Ronaldo nella miglior prova della Joya è un fatto da segnalare, per questioni tattiche più che altro, ma anche emozionali. Dybala si carica la squadra sulle spalle da vero leader, ma giova della presenza di un vero centravanti, proprio come il portoghese.  E allora, ecco una nuova idea. Confessata per metà. Dybala trequartista? Che sia questa la chiave per una perfetta convivenza tra Ronaldo e Dybala, con il Pipita come partner di entrambi? "Solo in alcune partite", spiega Sarri. Che non accelera, anzi frena sull'ipotesi: "Lo vedo meglio come attaccante". Nella serata in cui Dybala gioca a tutto campo, un po' come voleva Allegri, brilla ed impressiona, Sarri mette tutti i pezzi al loro posto. E allora la convivenza perfetta andrà trovata seguendo un'altra strada...