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Dopo il gol di Paulo Dybala, ieri contro il Brescia, non è arrivata solo la Dybala-Mask per festeggiare. No, perché l'argentino si è preso la squadra sulle spalle, cercando di zittire i tifosi che, poco prima, avevano fatto sentire tutto il loro dissenso: fischi prima per Rodrigo Bentancur, poi per Aaron Ramsey, per due errori di leggerezza che non sono stati perdonati, oltretutto in questo periodo di scarsa brillantezza. Così, il rapporto tra squadra e tifosi sembra essersi inclinato, con i secondi sempre pronti ad imbeccare i giocatori quando mettono in mostra l'indolenza che ha contraddistinto questo 2020. 

NESSUN PROBLEMA - Così, l'intervento di Dybala, che segna e mette tutti a tacere. Così, però, ci sono anche le parole di Maurizio Sarri, che in conferenza stampa racconta la sua sul pubblico: "​Io tutta questa freddezza dello stadio, a parte un bu per una palla persa al limite dell'area non l'ho vissuta. E' uno stadio abituato bene, molto esigente, che nelle fasi decisive delle partite si fa anche sentire" ha detto il tecnico. Un modello di Stadium che si avvicina a quello del Santiago Bernabeu con il Real Madrid: esigente insomma, che non perdona nulla specialmente quando la forza della squadra si palesa migliore di quella degli avversari. Screzi che però si ripetono e anche senza parlare di emergenze, sottolineano tutte le difficoltà che, quest'anno, Sarri e la Juventus hanno.