"Ritrovando il centro Nella seconda esperienza in panchina di Max, Dybala ha la maglia numero 10 da un po’ (la prese alla terza stagione) e dovrebbe agire da dieci con costanza, dopo un inizio di stagione in cui è partito per lo più seconda punta o addirittura «falso nueve»: il progetto della nuova Juve, dopo qualche correzione in corsa, sembra portare lì, a un 4-4-1-1 con due ali vere (Chiesa, Cuadrado, Kulusevski), un riferimento davanti (Morata, Kean, o ancora Fede) e Paulo libero di ispirare. Una posizione che l’argentino aveva già trovato nella seconda annata bianconera, quando il tecnico virò verso il 4-2-3-1, forte del doppio lavoro di Cuadrado e Mandzukic in fascia: dietro a Higuain c’era lui, con libertà di inventare e cercare la porta. Una centralità che l’argentino perse con l’arrivo di Cristiano Ronaldo: gli aggiustamenti per permettere al portoghese di partire dal suo classico centro-sinistra portarono Allegri a un tridente (con Paulo a destra) e Sarri a cercare una faticosa ma in fin dei conti fruttuosa convivenza dei due fra 4-3-3 e 4-4-2. Con Pirlo, un anno fa, Dybala c’è stato poco e mai al 100 per cento: nella “liquidità” delle posizioni offensive, era più seconda punta che trequartista. Adesso che è tornato al centro del progetto, non gli resta che riprendersi anche il centro del campo. Che deve diventare il centro della “scena”, per un dieci vero, da dieci milioni l’anno."
Dybala-Allegri, ritorno al futuro: ecco come giocherà la Joya
Prossimo al rinnovo, pronto a rivestire la maglia della Juve già contro la Roma. Dopo l'infortunio, Paulo Dybala tornerà protagonista dopo la sosta nazionale. E come riporta La Gazzetta dello Sport, Massimiliano Allegri avrebbe già deciso quali saranno i compiti tattici della Joya, per questa stagione:
"Ritrovando il centro Nella seconda esperienza in panchina di Max, Dybala ha la maglia numero 10 da un po’ (la prese alla terza stagione) e dovrebbe agire da dieci con costanza, dopo un inizio di stagione in cui è partito per lo più seconda punta o addirittura «falso nueve»: il progetto della nuova Juve, dopo qualche correzione in corsa, sembra portare lì, a un 4-4-1-1 con due ali vere (Chiesa, Cuadrado, Kulusevski), un riferimento davanti (Morata, Kean, o ancora Fede) e Paulo libero di ispirare. Una posizione che l’argentino aveva già trovato nella seconda annata bianconera, quando il tecnico virò verso il 4-2-3-1, forte del doppio lavoro di Cuadrado e Mandzukic in fascia: dietro a Higuain c’era lui, con libertà di inventare e cercare la porta. Una centralità che l’argentino perse con l’arrivo di Cristiano Ronaldo: gli aggiustamenti per permettere al portoghese di partire dal suo classico centro-sinistra portarono Allegri a un tridente (con Paulo a destra) e Sarri a cercare una faticosa ma in fin dei conti fruttuosa convivenza dei due fra 4-3-3 e 4-4-2. Con Pirlo, un anno fa, Dybala c’è stato poco e mai al 100 per cento: nella “liquidità” delle posizioni offensive, era più seconda punta che trequartista. Adesso che è tornato al centro del progetto, non gli resta che riprendersi anche il centro del campo. Che deve diventare il centro della “scena”, per un dieci vero, da dieci milioni l’anno."
"Ritrovando il centro Nella seconda esperienza in panchina di Max, Dybala ha la maglia numero 10 da un po’ (la prese alla terza stagione) e dovrebbe agire da dieci con costanza, dopo un inizio di stagione in cui è partito per lo più seconda punta o addirittura «falso nueve»: il progetto della nuova Juve, dopo qualche correzione in corsa, sembra portare lì, a un 4-4-1-1 con due ali vere (Chiesa, Cuadrado, Kulusevski), un riferimento davanti (Morata, Kean, o ancora Fede) e Paulo libero di ispirare. Una posizione che l’argentino aveva già trovato nella seconda annata bianconera, quando il tecnico virò verso il 4-2-3-1, forte del doppio lavoro di Cuadrado e Mandzukic in fascia: dietro a Higuain c’era lui, con libertà di inventare e cercare la porta. Una centralità che l’argentino perse con l’arrivo di Cristiano Ronaldo: gli aggiustamenti per permettere al portoghese di partire dal suo classico centro-sinistra portarono Allegri a un tridente (con Paulo a destra) e Sarri a cercare una faticosa ma in fin dei conti fruttuosa convivenza dei due fra 4-3-3 e 4-4-2. Con Pirlo, un anno fa, Dybala c’è stato poco e mai al 100 per cento: nella “liquidità” delle posizioni offensive, era più seconda punta che trequartista. Adesso che è tornato al centro del progetto, non gli resta che riprendersi anche il centro del campo. Che deve diventare il centro della “scena”, per un dieci vero, da dieci milioni l’anno."