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Quando Zlatan Ibrahimovic segnava il suo primo gol all'Inter a San Siro nel novembre del 2004, Dusan Vlahovic era solo un vivace bambino che si divertiva a saltellare sui campi da basket, come molti suoi coetanei. La sua passione per il calcio nacque qualche anno dopo, quando il giovane con gli occhi di ghiaccio, nato e cresciuto a Belgrado, si innamorò perdutamente del pallone e decise di cambiare il corso del suo destino. Zlatan e Marco van Basten erano i suoi idoli, due calciatori eccezionali che avevano scritto pagine memorabili di storia a San Siro. Ibrahimovic ha segnato otto volte in Serie A contro l'Inter, indossando le maglie di Juventus e Milan, sempre in trasferta. Ne scrive Gazzetta.

D'altro canto, Vlahovic non è ancora riuscito a segnare al Meazza contro le due squadre milanesi in tutte le competizioni, un traguardo che manca ancora nella sua collezione personale. Cresciuto in Serbia, dove si è formato con il mito del Partizan e il bianconero già impresso sulla sua pelle, il giovane attaccante seguiva con ammirazione la Serie A, concentrandosi particolarmente sulle partite della Juventus. "Sono rimasto impressionato dalla Juve di Ibrahimovic, Trezeguet e Cannavaro", ha raccontato in un'intervista alla Gazzetta dello Sport. "Sono cresciuto con l'obiettivo di diventare un vincente, e farò tutto il possibile per entrare nella storia della Juventus".