Ma c'è anche il caso Boiocchi, su cui dicono: "Lo scanniamo. A quello lo devi uccidere, quello è pazzo, ti ammazza". I Calajò, che con lui hanno gestito gli affari delle magliette ultras, non risultano indagati nel fascicolo per l’omicidio del capo dei Boys. E nemmeno sul caso Anghinelli nonostante le parole della prima collaboratrice di giustizia dell’antimafia di Milano, più volte ha ribadito di aver sentito Nazzareno rimproverare il proprio sicario per non aver completato l'opera.
E da altre parti delle intercettazioni emerge anche il piano divisione della Curva Sud, così riportato. Andrea Calajò: "La curva del Milan è un bell'affare. Ce la prendiamo e basta! Se fanno come ha detto (Luca Lucci ndr), se fanno 50 e 50, lui ci dà il suo 50, che cazzo ce ne frega a noi del suo 50". Pronta la risposta di Luca Calajò: "Oppure ci si divide che andiamo sotto, meglio ancora. Ci pigliamo tutto il primo anello". E, di nuovo Andrea: "Io penso che è molto meglio se si divide sotto e sopra, che dire che stiamo insieme e dividiamo. E' molto meglio perché noi ci gestiamo come cazzo vogliamo noi, non ci sono già discussioni a prescindere. Perché metti che io voglio fare così e tu cosà ci troviamo già a scannare. Io invece ho il mio anello sotto, tu sopra, tu fai quel cazzo che vuoi e io faccio quello che voglio... La batteria che c'è nello stadio (Luca Lucci e i suoi ndr) sono quattro pisciaturi. Sono tutte cihacchiere, li piglio io, li rovino".