
Douglas Luiz scioglie un nodo fondamentale. Thiago Motta saprà farne un perno dinamico
Premesso che tutto si può fare e vedere, specialmente nel calcio di oggi, i conti non tornavano. La soluzione, da qualunque parte la guardassi, non sembrava convincente. A toglierci d’impaccio è arrivata in settimana la prima mossa di Giuntoli, il quale sta per regalare a Thiago Motta il centrocampista Douglas Luiz dell’Aston Villa, squadra allenata altrettanto divinamente da Unai Emery, e vera e propria rivelazione della Premier League. Una sorta di Bologna d’Inghilterra, per l’appunto, che raggiungendo il quarto posto, è approdato alla Champions dopo non so quanti anni.
Ebbene anche solo con Douglas Luiz in rosa i discorsi cambiano. Thiago Motta ora ha un centrocampista che si avvicina di più ai suoi Aebischer e Freuler...
Leggi tutto nella gallery dedicata.

QUALE POSIZIONE CON EMERY? - Con Emery Douglas Luiz ha giocato principalmente nel doble-pivote del 4-2-3-1, tendenzialmente sul centrosinistra. Pur avendo un passato da mediano puro, ha dimostrato di cavarsela benissimo anche aumentando il raggio d’azione, quindi con compiti più offensivi. Sono stati 9 in tutto i suoi gol al termine del campionato. Certo, con qualche rigore calciato… Quel che è più importante però è capire cosa del suo gioco da interno ha attratto l’attenzione di Giuntoli e Thiago Motta. Ovvero il dinamismo. Non arriva quindi come un Frattesi all’Inter per garantire un certo numero di gol in qualità di centrocampista offensivo. Douglas Luiz è più un perno che un incursore. Un giocatore di grande solidità, equilibrio e affidamento. Nondimeno è dinamico e tecnico al punto giusto da essere perfetto per un allenatore come Thiago.

SOLIDO E AGGRESSIVO - Douglas Luiz ha la struttura e il temperamento che ci vuole per essere solido nella difesa posizionale e al tempo stesso aggressivo nel pressing alto, cosa molto importante con Thiago Motta. Prendiamo questo agguato su una apparentemente innocua rimessa laterale.

Pur essendo parte del doble pivote davanti alla difesa, ha il fiuto adatto per il pressing, e in questo ricorda certamente il profilo intercambiabile di un Freuler o un Aebischer. Così, non appena viene triggerato da una situazione promettente, si sgancia e va ad aggredire il centrocampista avversario soffiandogli spesso il pallone.

LA GESTIONE DELLA PALLA E DEL RITMO - Per un interno di centrocampo tuttavia, la dote fondamentale nel calcio moderno è la gestione della palla e del ritmo. Douglas Luiz è regista nel senso profondo della parola, in quanto conosce i tempi del possesso. Possesso che non è fatto solo di passaggi, ma anche di pause e mini-percussioni.

Specialmente questo secondo aspetto non va trascurato nel calcio di Motta. In quanto entrambi i centrocampisti devono essere in grado di prendersi delle iniziative palla al piede per rompere o disordinare le linee avversarie. Anche uno strappo breve è importante, non stiamo parlando di cavalcate box to box appunto alla Frattesi. Perché la squadra tenga palla bisogna usare certo le triangolazioni tipiche, ma anche le strutture degli avversari. Bisogna saperci entrare dentro con e senza il pallone.

Anche solo per disordinare una linea avversaria sovraccaricandola in un punto, con lo scopo di creare spazi liberi per i compagni. Anche questa è regia. E Thiago Motta, Giuntoli e Douglas Luiz lo sanno benissimo.
Commenti
(2)