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La Stampa ha intervistato Milton Mendes, allenatore ai tempi del Vasco da Gama di Douglas Luiz. A lui il compito di raccontare il centrocampista brasiliano, pronto a svolgere le visite mediche propedeutiche al suo trasferimento alla Juventus.

IL COLPO - "La Juve sta per effettuare un ottimo investimento, assicurandosi un giocatore giovane, con grandi qualità calcistiche e umane. È mentalmente forte, con grande personalità, sicuro di sé e intelligente. Parliamo di un giocatore di alto livello sotto ogni punto di vista".

RUOLO - "Si tratta di un “5” naturale per come intendiamo il calcio in Brasile, si esprime al meglio giocando davanti alla difesa. Perché ha forza, è abile nell’impostazione del gioco, con un buon rilascio della palla e una bella linea di passaggi".

DAL PUNTO DI VISTA UMANO - "È un bravo ragazzo, calmo, di cui ci si può fidare. E poi è sempre molto recettivo, gli piace imparare e migliorare ogni giorno".

DA RAGAZZINO - "Aveva personalità e qualità innate che poi è riuscito a valorizzare e migliorare nel tempo. È sempre più tecnico, più veloce, più forte fisicamente. E ha sempre saputo proporre il suo gioco con calma e sicurezza, era facile capire che sarebbe diventato un grande nel calcio mondiale".

SE SI CAPIVA CHE POTEVA DIVENTARE UN TOP - "Sì, ha sempre mostrato personalità, come Paulinho che è poi passato al Bayern Leverkusen. Si capiva di avere a che fare con uno diverso dagli altri perché si approcciava alle partite, chiedendo la palla, facendo giocare meglio tutta la squadra. Anche da giovanissimo non si è mai nascosto dalle responsabilità del gioco. Ha coraggio, nel suo ruolo non avere paura è fondamentale".

A CHI ASSOMIGLIA - "A me ricorda Elzo, un “5” che negli anni Ottanta ha giocato anche nel Benfica e nella Seleçao. Direi che assomiglia a Dunga, ma con una propensione molto più offensiva".

CON THIAGO MOTTA - "Thiago è un allenatore moderno, a lui piace che le sue squadre giochino un buon calcio lavorando con le transizioni. È la fusione perfetta della scuola brasiliana con quella italiana, verdeoro su azzurro. Non ho dubbi riguardo al fatto che Douglas Luiz riuscirà a brillare nel sistema di gioco di Thiago Motta, in questi anni è maturato in Premier e la cultura calcistica italiana apprezza molto la tattica posizionale che rappresenta uno dei suoi punti di forza".

DALLA PREMIER ALLA SERIE A - "Stiamo parlando di un giocatore che a 18 anni era l'idolo del Vasco da Gama, una squadra che ha vinto più volte la Copa Libertadores. E che fu acquistato a quell'età dal Manchester City, per poi diventare negli anni uno dei giocatori più decisivi in Premier con l’Aston Villa. È pronto per ogni competizione e ogni scenario che gli si presenterà davanti".

FUTURO - Più che una previsione, il mio è un desiderio. Vorrei davvero che nella nazionale brasiliana scommettessero su di lui, perché è un uomo di ghiaccio, non teme pressioni o partite difficili. E alla Juventus sicuramente diventerà una stella".



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