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Fuori contesto. Completamente depotenziato. Sicuramente impacciato. E no, non riusciamo a trovare aggettivi positivi, e neanche situazioni in cui sia riuscito fondamentalmente ad esaltarsi. 

Douglas Luiz è una macchia nel mercato della Juventus, e dopo due mesi quasi pieni di campionato si potrà anche dire, pur mantenendo il beneficio del dubbio e del tempo che dovrà ancora passare. Intanto, pure gli episodi ci mettono del proprio: due rigori concessi in tre giorni, una macumba. 


La partita di Douglas Luiz in Juve-Cagliari


Entrato dopo un'ora di gioco al posto di Thuram, Douglas sembrava persino in crescendo, dopo un primo errore banalotto e però comprensibile. 92% di passaggi riusciti non nascondono le difficoltà, fisiche e forse ancor di più mentali. Del resto, anche così si spiega l'impotenza totale nei duelli: su tre, non ne ha vinto mezzo. Quattro sono stati i palloni persi, due i falli commessi. Di questi, ecco, uno è stato decisivo. Ancora per gli altri. 

I numeri però non spiegano realmente la decontestualizzazione di Douglas, che in questa Juventus un posto non sembra avercelo, e forse non l'ha mai realmente avuto. Nel reparto più mobile di tutti - pure per gerarchie - Luiz non ha mai trovato una sua continuità, o semplicemente un posto al sole. Si può parlare di caso, al 6 ottobre? Forse no. O forse sì. Perché di Luiz e di luce, all'orizzonte, se ne vede ben poco.