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Ecco, vedere Andrea Pirlo 'alzare la voce', pur mantenendo un tono pacato e tranquillo, era forse una delle ultime cose che ci saremmo aspettati. Però il mister è un orgoglioso, e questo si sapeva. Soprattutto, ha imparato a farsi juventino negli anni del riscatto: pure per questo motivo si è attaccato così visceralmente a questi colori. Pure per questo, la scelta di allenare la Juventus non l'ha spaventato neanche un po': sapeva bene quali valori trasmettere a un gruppo sballottolato dagli eventi. 

CONTRO L'INTER - Nell'ultima conferenza stampa, Pirlo ha preso posizione e risposto al rinvio di Inter-Sassuolo, che non poche polemiche ha suscitato tra i tifosi della Juventus. Incalzato sul tema, il tecnico è stato chiaro: "Siamo stati informati come tutti gli altri, abbiamo accettato, come sempre abbiamo accettato tutte le decisioni. Come siamo andati a giocare noi con dei malati, sono state fatte delle cose diverse in questo caso perché è intervenuta l'Asl. Prendiamo questa decisione. Capita in un momento positivo per l'Inter che li recupera nella sosta, avrà la possibilità di non mandare giocatori in nazionale e possono lavorare. Sono stati fortunati".



LA SECONDA VOLTA - Non è la prima volta che Pirlo si 'esalta' da capopopolo. Era già capitato dopo la sconfitta con il Napoli, al Maradona, con quel gol arrivato da un rigore piuttosto dubbio: il tecnico si infuriò nell'immediato post partita, ammettendo che "a parti invertite" ci sarebbe stata tutt'altra declinazione dell'accaduto. Come allora, anche oggi i tifosi Juve hanno apprezzato: parla proprio come loro. Molto meno i tifosi nerazzurri...

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