Il giovane Paratici, racconta La Gazzetta dello Sport, girava il mondo cercando di far coincidere tempi e luoghi dei suoi viaggi di piacere con i torneo Under 20 o gli Europei. Studiava i giocatori, prendeva appunti e poi si autovalutava, per capire quanto ci avesse visto giusto. Ad averci visto giusto, sicuramente, è stato Beppe Marotta che lo portò con sé alla Samp. Prima come osservatore, poi come Capo Osservatore e infine come ds e braccio destro. Anche alla Juve.
È un puttore, Paratici. Dipinge profili, attingendo a tutto quello che può. Il campo, certo, ma anche la famiglia, che vuole conoscere nel dettaglio epr valutarne il grado di compatibilità con la squadra. Passione e dedizione, parole chiave, senza la ricerca delle luce della ribalta, che comunque l'ha raggiunto: PSG, Milan, Tottenham, Arsenal. In tanti hanno provato a portarlo via da Torino. Lui, però, ha sempre declinato. Resta alla Juve, con Marotta, suo maestro e primo a credere in lui.