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Il tecnico del Sassuolo Alessio Dionisi ha parlato ai microfoni di Sky. Le sue parole:

COME BATTERE LA JUVE-  "Merito mio? Devono dirlo gli altri. Di certo ci sono tanti meriti della squadra che ha avuto coraggio, siamo stati alti, siamo stati bravi anche con palla. Volevamo essere verticali nella riconquista e lo siamo stati. Potevamo essere più efficaci in ripartenza ma è difficile da allenare di fronte c’era la Juve che ha più gamba di noi. Nonostante questo chi ha entrato ha fatto bene e chi ha giocato ha fatto una partita maiuscola. Sono contento per la squadra".

SFRUTTARE I CONTROPIEDI- "Siamo andati in vantaggio ed è normale che se una grande va in svantaggio ti spinge lì e devi cercare di concedere poco, di abbassarti il meno possibile e cercare di essere veloce quando riconquisti palla. Non siamo stati tanto efficaci negli ultimi 20 metri quando abbiamo riconquistato palla a metà campo, però che posso dire alla squadra dopo una prestazione del genere?".

CLASSIFICA- "La classifica per quello che mi riguarda è straordinaria pensando che a fine girone d’andata avevamo 17 punti e tante defezioni. I ragazzi non hanno mai cercato alibi, si sono rimboccati le maniche e hanno avuto un trend positivo in un momento difficile. E’ una cosa da grande squadra, non da piccola-media. La classifica è straordinaria pensando al nostro percorso. Poi dopo noi cerchiamo di fare la corsa su stessi cercando di ottenere sempre il massimo se facciamo il massimo. Oggi e la prestazione precedente abbiamo fatto il massimo, oggi l’abbiamo ottenuto, quella precedente no. Sul lungo tutto torna".

VITTORIA- "Si è trattato di una vittoria di squadra, meriti anche di chi è entrato. Ci sono stati diversi momenti nella partita. Nel primo tempo la partita l’abbiamo fatta più noi. Non siamo stati molto pericolosi ma nemmeno la Juve, è stata una partita giocata più nella zona centrale nel campo che nelle aree di rigore. Nel secondo tempo dopo il vantaggio la Juve ci ha messo un po’ nella metà campo ma siamo stati bravi, abbiamo difeso bene, da squadra. Chi è entrato ha dato continuità a chi lo stava facendo dall’inizio. Vedere una squadra che è squadra dall’inizio alla fine, in tutti i momenti della partita, è il successo più importante. Difficilmente la puoi sempre indirizzare, ma devi gestire anche i momenti di sofferenza se di sofferenza vogliamo parlare, anche perché noi abbiamo creato tanto nel secondo tempo su riconquista della palla. Oggi il merito è della squadra di quel che ha fatto. Io sono contento".