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Il verdetto di San Siro lascia in eredità diverse chiavi di lettura. Lo spirito della Juventus, la capacità di rimanere aggrappata sempre alla partita, hanno permesso a tutto il popolo bianconero di vivere una vera e propria altalena di emozioni. Era successo a Lipsia, è successo anche oggi. Non è arrivata una vittoria, ma a conti fatti è come se lo fosse.

Ovviamente, però, non è oro tutto ciò che luccica, perché dalla spettacolare e pirotecnica sfida del Meazza, Thiago Motta si porta a casa un bel quantitativo di materiale sul quale urge una doverosa riflessione. Ogni riferimento nei confronti del pacchetto difensivo è in questo caso puramente voluto.

 

I numeri difensivi della Juventus



Prima della sfida con l'Inter, la Juventus aveva incassato complessivamente 5 goal in 11 partite tra campionato e Champions. Uno in Serie A, contro il Cagliari, e 4 in Champions, di cui uno contro PSV e Stoccarda e due contro il Lipsia. Numeri che collocavano la Juventus tra i reparti meno perforabili d'Europa. Numeri che, contro l'Inter, hanno subito un fortissimo scossone. Contro i nerazzurri, infatti, la Juve ha incassato qualcosa come 4 goal nel giro di 53 minuti, evidenziando le prime crepe di una struttura che fino a poche ore fa aveva impressionato per solidità e compattezza.
 
  • 12 partite
  • 9 goal subiti
 

Il vuoto lasciato da Bremer



Sul bilancio di un reparto che i primi veri affanni li ha vissuti nel giro di pochi giorni, tra Stoccarda e Inter, pesa come un macigno l'assenza di Bremer. Prima dell'infortunio del brasiliano a Lipsia, la Juventus aveva subito solamente un goal in sette partite, a tempo scaduto, contro il PSV. Da quando il numero 3 è stato costretto ad alzare bandiera bianca, Madama ne ha incassati otto nelle successive cinque.
 

Le parole di Thiago Motta



Hanno fatto inevitabilmente discutere anche le scelte di Thiago Motta che, dopo i patemi di Champions contro lo Stoccarda, ha riproposto ancora una volta Danilo, anziché Gatti, con il brasiliano che per la seconda partita consecutiva ha provocato un calcio di rigore. Una prestazione negativa, alla quale si è aggiunta la prima serata storta di Pierre Kalulu da centrale della Juve. Ai microfoni di Sky, Thiago Motta ha spiegato il motivo della sua scelta.


"Gatti ha esperienza e fisicità, ma Danilo in impostazione lo vedo meglio. Abbiamo caratteristiche diverse che insieme a quelle Pierre ci hanno potuto aiutare in partite diverse contro avvrsari diversi. Federico garantisce più solidità difeniva. Abbiamo anche Juan Cabal che può giocare anche in quel ruolo lì ma lo preferisco più da terzino. Adesso abbiamo impegni ravvicinati e chi giocherà potrà esprimersi al meglio per conquistare i risultati che vogliamo".
 



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