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Esattamente dieci anni fa Pavel Nedved diceva addio al calcio giocato. La Furia Ceca salutò i propri tifosi all’84’ di Juventus-Lazio (sostituito da Tiago) in un caldo pomeriggio allo stadio Olimpico di Torino. Una standing ovation meritatissima per un giocatore che ha scritto pagine indelebili di storia juventina e che avrebbe continuato a scriverle in un nuovo ruolo, quello da dirigente. Era fondamentale in campo, lo è diventato dietro la scrivania: il 31 maggio 2009 l’attuale vicepresidente della Juve appendeva gli scarpini al chiodo e si preparava per un altro capitolo della propria carriera.