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Totò di Natale e il no alla Juve, di cui va fiero. Nell’estate del 2010, l'attaccante ex Udinese ha rifiutato il passaggio a Torino, un episodio che racconta con orgoglio alla Gazzetta dello Sport: «Quel no alla Juve? Fiero di averlo detto. Fu una scelta di cuore, rimasi felice a Udine e, oggi, rivedendo la storia di Gigi Riva, mi viene ancora di più da pensare che ho fatto benissimo».

SARRI - «E’ avanti a tutti. L’ho seguito quando era a Empoli e lo conobbi lì, nella città in cui vivo, e mi aveva colpito. Porta idee, è moderno, si applica. Col Napoli diede spettacolo con tutti quei passaggi. Un grande allenatore. Ha vinto facile il girone di Champions».

IN CAMPIONATO INSEGUE - «Sarà un duello con l’Inter fino alla fine, anche i nerazzurri hanno un grande tecnico. E i conti veri si fanno sempre nel girone di ritorno».

ATTACCO JUVE - «Parliamone: Higuain mi piace da morire. E’ completo, fa giocare e segna. Se uno è forte è forte sempre e lui lo è. Dei tre è quello in cui mi rivedo di più».

DYBALA - «Un perfetto numero 10. Un trequartista atipico. Risolve le partite da solo. Lo farei giocare sempre».

TRIDENTE - «Perché no. Ci vorrebbe più sacrificio, ma con Dybala dietro Higuain e Ronaldo sarebbe pazzesco. La qualità si mette sempre in campo».

UDINESE GIA' SCONFITTA - «Ma no, con il Napoli ha fatto una gran partita. la differenza c’è. Ma le partite si giocano. Se uno pensa in partenza di perdere è meglio che non scenda in campo».

ATALANTA - «Ha fatto una grande impresa in Champions. Sembra la mia Udinese. Lo scudetto morale lo ha già vinto l’Atalanta».