SPOGLIATOIO - "Tu puoi attaccare ogni volta che le cose vanno male quanto vuoi. Se vinci i calciatori sopportano e accettano, i giovani aspettano un po' di più, accettano anche la parola brutta. I calciatori sono un po' permalosi. Ma quando poi non vinci e dici: 'Vediamo chi sarà degno di questa maglia'. Queste sono le parole. Antonio è crudo, è forte per questo ma può essere anche la sua debolezza per stare a certi livelli. Lo spogliatoio si ribella, non nel senso che va in società, non vedo un gruppo che possa avere questa forza. Però mi insulti, io mi faccio un mazzo così e mi dici che non sono all'altezza..."
LUKAKU - "Non c'è pubblico, c'è silenzio, e uno come Antonio che dirige i suoi calciatori come marionette tra virgolette, perché non ha urlato a Lukaku: 'Tiralo tu, Romelu tiralo tu!', io glielo imputo perché lui è attento a tutto. E io sono convinto che per quanto è autocritico, perché è onesto, si sarà arrabbiato con sé stesso e poi con Lukaku sicuramente".