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Alle 9:45 Andrea Agnelli a bordo del suo Suv ha attraversato i cancelli dell’entrata principale dell’Allianz Stadium; un quarto d’ora dopo il presidente dimissionario dava il via alle danze dell’Assemblea degli Azionisti 2022, l’ultima da presidente della Juventus, la più difficile. Eppure, la sensazione è quella di trovarsi ancora di fronte al numero uno indiscusso del club, se non fosse per il discorso introduttivo che sì, conferma che il 28 novembre non è stata un’allucinazione collettiva: “È evidente che la decisione di rimettere la carica di presidente della Juventus non è stata una decisione facile per me, che oltre ad aver sempre amato i colori di questo Club, mi sono in tutti questi anni impegnato al massimo delle mie possibilità per raggiungere i risultati che abbiamo ottenuto, sia sul campo che fuori dal campo”.
 
Dopo l’introduzione, il primo intervento è di un azionista che rileva delle criticità – immediatamente smentite da Agnelli -, nella presentazione dei documenti: “Questa assemblea non si potrebbe nemmeno tenere”, dichiara l’azionista. Sarà l’unica volta che il presidente dimissionario gli risponderà; ai numerosi interventi – diversi anche fuori luogo e fuori tema -, Agnelli risponderà lasciando la poltrona da presidente, per andare a ripararsi nel backstage. Un siparietto che si ripeterà diverse volte nelle più di 4 ore dell’Assemblea.
 
Un altro azionista, in linea con le critiche già presentate nell’anno precedente, critica il lavoro svolto da Pavel Nedved come vicepresidente del club. La risposta di Agnelli, in questo caso, è lapidaria, anche se pronunciata a mezza bocca: “Evidentemente non conosce Pavel Nedved”.
 
Nel corso della giornata, Agnelli non manca di togliersi alcuni sassolini dalle scarpe: “Sono consapevole che quando tutto va bene sono applausi, quando non vanno bene la gente è veloce a girare le spalle e trovare difetti”. Riguardo alle vicende giudiziarie, invece, la linea è sempre la stessa: “Siamo convinti di aver agito in maniera corretta”.
 
La conclusione, poi, è all’insegna della serenità: “Ci tenevo a ringraziarvi per la vostra presenza oggi, testimonia l'affetto vostro per la Juventus. È stata una giornata atipica, auspico sia stato un sereno Natale per voi, ci vedremo con la maggior parte di voi il 18 gennaio ma colgo l'occasione per augurarvi un sereno 2023”.