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  • Dentro il rapporto Thiago Motta-Giuntoli. Le parole in conferenza vanno in una direzione

    Dentro il rapporto Thiago Motta-Giuntoli. Le parole in conferenza vanno in una direzione

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    Non è mai parsa così evidente, la spaccatura in casa Juve. E dentro finiscono le faide interne, il vociare esterno, la sensazione che - per la prima volta, probabilmente - si remi un po' tutti in direzioni differenti. E' il risultato di una settimana in cui Thiago Motta è sembrato più fuori che dentro il progetto juventino. Almeno stando ai rumors raccolti negli ultimi giorni. Quelli più difficili. Quelli in cui Giuntoli sicuramente ha parlato alla squadra, difendendo l'operato di Thiago. Ma anche quelli in cui la posizione del tecnico è diventata estremamente più vulnerabile, quasi generando un punto di non ritorno.

    Spaccatura Giuntoli-Motta?


    E adesso, ecco, cos'è che succede? E com'è che si fa? Thiago Motta ha utilizzato la carta John Elkann per difendersi in prima persona dall'inchiostro dei giornali e dalle critiche piovute praticamente ovunque. "Mi ha fatto piacere la vicinanza della proprietà", ha detto, senza nominare John Elkann, senza nominare neanche Cristiano Giuntoli, che al campo è tutti i giorni e con il tecnico ha evidentemente un quotidiano mai messo in discussione. 

    Al di là del campo, però, qualche contatto con un'altra guida tecnica è stato registrato. E non avrà fatto ovviamente piacere a Motta, che - legittimamente - avrebbe preferito maggiore chiarezza sulla sua posizione, e forse non solo internamente, bensì soprattutto esternamente. Il tentativo di Thiago di togliersi dalla tempesta aprendo l'ombrello della proprietà ha così causato una lettura piuttosto chiara: ci pensa lui, se non ci pensa chi pure sarebbe incaricato a farlo. 

    I due non sono mai sembrati così distanti. Così come Motta non è mai parso così lontano dalla conferma come allenatore della Juventus. Inevitabile aggiungerlo, e probabilmente pure superfluo: non c'è risultato che tenga, se questa sensazione dovesse essere confermata. Post Fiorentina - in caso di crollo totale - o a fine stagione, il destino del tecnico italobrasiliano pare segnato.

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