I PRIMI GIORNI - Intanto, il centrale sta già mostrando la serie di motivi per cui la Juve l'ha subito richiamato. Nei suoi primi giorni alla Continassa, come raccontato dai colleghi turchi, Demiral ha incassato i complimenti di uno stupito Chiellini: il capitano ha detto di averlo seguito da vicino, che sarebbe stato perfetto per una difesa importante e imponente come quella della Juve. 21 anni e un sorriso meravigliosamente sincero: Merih ha ringraziato ed è partito per Singapore con il cuore ancor più colmo di fiducia. Sa bene che finché non si definirà lo stop di Chiello, un posto a Torino non glielo toglie nessuno. La stessa Torino che sta imparando a conoscere, stavolta insieme a Emre Can. Il tedesco, di origine turche, gli ha dato informazioni sulla città e l'ha aiutato a sbrigare tutte le questioni burocratiche. Insomma, ha trovato un amico. E fa tutta la differenza del mondo.
LA STORIA - Due dubbi però galleggiano sulla sua possibile permanenza. Dalla conferenza stampa mancata all'impossibilità di poter reperire la sua maglia ufficiale dallo store bianconero: segnali apparentemente di poco conto, ma che in un periodo come quello del mercato sanno farsi valere. Pure parecchio. Un vero peccato, anche per la fan base dalla Turchia che non vedeva l'ora di accaparrarsi la sua 28, un numero che per Merih racconta una storia struggente: quella della madre, morta in un incidente stradale il 28 dicembre del 2012. Demiral aveva solo 14 anni e un sogno nel cassetto oggi realizzato: rendere orgogliosa la donna che l'ha messo al mondo.