In realtà, una risposta Alex l'ha data a Sky: "Io credo che una persona, o più di una persona nell'entourage di una società, che abbia partecipato alla storia del club debba esserci e debba ricoprire mansioni. Il legame che ho con la Juventus, e con Juventus parlo di tutte le persone che hanno con me partecipato nel percorso che rimane bello come all'epoca, io non lo sporcherò mai con niente se dovessi mai ricoprire un ruolo in questa società". Ma solo chi non fa, non sbaglia. E Ale non andrebbe lì per non fare: non può essere assolutamente questa, la sua missione all'interno della Juventus. Se arriva, dovrà incidere. Come in campo.
Ma quale potrebbe essere allora, il posto nel mondo bianconero per Del Piero? Forse quello che ha avuto Pavel Nedved, che alla Juve ha fatto un po' tutto, oltre all'uomo di rappresentanza. Ma sembra il percorso indicato per Giorgio Chiellini, partito dall'area finance e chissà per quale destinazione. Chiellini, a proposito di rappresentanza, è pure uomo delle istituzioni: è il testimone tra la Juve che è stata, sin dai tempi di Del Piero, e ciò che è diventata. Un'altra roba, rispetto ai Novanta e i Duemila. Sotto tutti i livelli possibili. Dunque, più adatto e soprattutto più adattabile.
Di certo i saluti di Andrea Agnelli, naturalmente forzati, hanno riavvicinato in maniera sensibile il riavvicinamento di Del Piero alla Juventus e riallacciato dei rapporti che sembravano quasi perduti, o raffreddatisi in maniera pressoché innaturale. Il tempo ha dato una mano, come sempre. E le incomprensioni lasciate sul campo lì, oltre 10 anni fa, sono finite nel dimenticatoio. Dalla vecchia dirigenza ad Antonio Conte: Alex ci ha messo una pietra sopra, comprendendo il valore delle scelte. E l'effetto della sua firma in bianco.
Già, quella firma in bianco. E vale la pena ricordarla, quella storia: "Avevo un appuntamento con Boniperti, che intanto aveva già concluso l'affare con il Padova. Per me ovviamente era un'icona, una persona vincente. Sono entrato con il mio procuratore nel suo ufficio e mi ha detto subito: 'Firmi qui, per la cifra non si preoccupi. La metto poi io'. Ho firmato in bianco cinque anni contratto, a me arrivando dal nulla andava bene tutto. La Juventus a 18 anni: un'opportunità meravigliosa. La mia carriera alla Juve è iniziata e finita con un contratto in bianco. Sono stati due momenti totalmente diversi, ma uniti da questa simbologia". Chissà come sarà, il prossimo contratto. Perché ci sarà, statene certi.