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Alex Del Piero, protagonista questa sera all'evento "Together, a Black & White Show" al PalaAlpitour, è intervenuto anche alla prima giornata del 9° congresso globale dell'Aspire Academy of Qatar a Roma, in cui ha parlato anche della sua esperienza alla Juve

Ecco le sue dichiarazioni: "Sognavo da bambino di indossare la maglia numero 10, dovevo inventare e creare, ma in quella Juve tutti dovevano correre, me compreso. Anche se poi, dopo aver corso tanto, mi hanno chiesto di accendere la "luce". Non ho mai chiesto niente ai miei allenatori, ma ho avuto il meglio: Capello, Lippi, Ancelotti... Adesso mi guardo indietro e penso che mi sarebbe piaciuto chiedere loro di più, ma poi ero molto timido, per questo è necessario creare un rapporto di fiducia tra allenatori e giocatori, soprattutto con i giovani. Non contavo i gol che facevo, cercavo solo di migliorare e quello che volevo era vincere".

L'ex capitano bianconero ha poi dato la sua "benedizione" a Vinicius Jr. del Real Madrid: "Vinicius è uno degli ultimi grandi esempi di talento nel calcio. Nei primi due anni al Real era molto giovane e quasi sempre prendeva la decisione sbagliata all'ultimo momento: dribblava quando non doveva, tirava quando doveva... E il Real Madrid cosa ha fatto? Ha creduto in lui, Ancelotti ha lavorato tanto con lui e Vinicius ha fatto la sua parte con umiltà. E guardatelo adesso, guardate dov'è oggi: è capace di rendere in qualsiasi partita. Questo è fidarsi del vero talento. Per gli allenatori è importante far migliorare i giovani, oltre ad allenarli dobbiamo insegnargli".