CIAO, STEPHAN - Il ritorno di De Sciglio da titolare nella trasferta di Champions League contro lo Sporting non ha stupito nessuno: superato l’infortunio al terzo distale della gamba destra, che gli ha fatto perdere ben 9 partite con la Juve, l’ex rossonero rappresentava praticamente una scelta obbligata nel ruolo di terzino destro. Tutto per la chiacchierata esclusione di Stephan Lichtsteiner dalla lista Uefa, che con il senno di poi avrebbe garantito ad Allegri un’alternativa importante in Europa. Eppure, lo svizzero è rimasto fuori anche contro il Benevento in campionato, nel torneo che sembrava averlo eletto a titolarissimo della corsia. De Sciglio ha scalato definitivamente le gerarchie, confermando - con il bel cross che ha dato il via all’azione del gol di Higuain - di meritarsi la maglia. Un numero 2 nella forma ma non nella sostanza, per cui i 12 milioni investiti dalla Juve nella scorsa finestra di mercato cominciano a fruttare. Verso la complicata trasferta di Marassi di domenica, Allegri sembra orientato a dargli ancora fiducia. Un segnale importante, che dall’altro lato allontana sempre di più Lichtsteiner dal club in cui ha conquistato 6 scudetti consecutivi. L'addio è stato soltanto posticipato nella scorsa stagione e si annuncia decisamente amaro. Ma il presente è diverso e ha il volto pulito di De Sciglio: da “pasticcione” in Supercoppa a inamovibile dei campioni d’Italia, il balzo è notevole. Chissà se basterà a nascondere l'esigenza, per il futuro, di migliorare definitivamente un reparto che mai come in questa stagione ha dovuto affidarsi a delle scommesse...
@mcarapex