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Vincenzo De Luca, governatore della Regione Campania, è intervenuto in diretta sui propri profili social, facendo un punto della situazione sull'emergenza coronavirus nella sua regione: "Mi sembra che in Italia si stia ragionando come se l'epidemia non esistesse più. Non c'è più preoccupazione, c'è confusione. In Campania la mascherina resta obbligatoria, al fine di avere un minimo di sicurezza. La sintesi dei comitati in Italia è 'Arrangiatevi', la sensazione è che siamo di fronte ad un si salvi chi può. Noi vogliamo riaprire tutto, ma definitivamente, non con il rischio di richiudere tutto dopo qualche giorno".

MOVIMENTI TRA REGIONI - "Noi come Regione manterremo l'impedimento ad entrare in Campania da parte delle regioni del Nord, almeno fino a fine maggio non si potrà entrare in Campania se non per motivi di salute o lavoro. Continueranno le misure di controllo in stazioni, aeroporti e caselli autostradali. La fase che abbiamo di fronte è la più difficile. La 'Fase 2' comprende mille interessi in campo, da governare non in maniera demagocica. C'è stata una inversione di ruoli in questo periodo: l'ammuina la fanno al Nord, al Sud e in Campania invece c'è rigore in larga misura".

FRECCIATA ALLO STATO - "Siamo i più efficienti d'Italia e abbiamo il numero di decessi più basso rispetto alla popolazione residente e anche il numero di positivi più basso. Dal Governo ci ha trasferito un tampone ogni 50 abitanti. In Veneto uno ogni 16 abitanti, mentre in Piemonte uno ogni 19 abitanti. In Lombardia uno ogni 21, nel Lazio uno ogni 25. C'è stato il mercato nero dei tamponi e lo stesso è accaduto con le mascherine di protezione. La Campania è la regione che si è comportata meglio nonostante sia la regione che prenda meno fondi per la Sanità Nazionale in tutta Italia. Questi dati sono indegni, c'è un blocco nordista nei nostri confronti".