JUVE CANGIANTE - Le premesse sull’inedita era Pirlo parlano di una Juventus in cui il modulo non sarà una prerogativa. Un taglio netto al passato, dove Sarri non ha mai rinunciato al 4-3-3 – oppure al 4-3-1-2 nella prima parte di stagione – con una costante: la difesa a quattro. Per il Maestro non sarà così, ha in mente una Juve cangiante dove si potrà rivedere anche la difesa a tre. Una novità per De Ligt, abituato a giocare in coppia fin dai tempi dell’Ajax. Ma il suo adattamento non sarà un problema.
L’APPLICAZIONE FA LA DIFFERENZA - Come si può dirlo? Basta guardare il suo percorso in bianconero e come è migliorato in un anno. Oltre alle sue indubbie qualità tecniche e fisiche, ciò che ha fatto la differenza è stata la sua abnegazione alla causa bianconera. Dopo un primo periodo inevitabile di ambientamento, l’olandese classe ’99 ha approfondito sia gli studi della premiata ditta Chiellini-Bonucci che dell’italiano per integrarsi al meglio, e il risultato è stato visibile a tutti. Con la stessa applicazione, ci metterà poco ad adattarsi ad uno spartito a cui non è abituato, anche perché a quell’età è più facile apprendere movimenti e dinamiche rispetto ad un difensore di esperienza già formato. Perché in fin dei conti, un anno fa non era abituato neanche alla Serie A, ma adesso è il difensore più affidabile della Juve.