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Il primo derby. A vent'anni Matthijs de Ligt ne ha già giocate parecchie di partite importanti nella sua carriera, ma questa notte sarà comunque speciale. Non è la Champions League, non è San Siro, ma è l'Olimpico di Torino ed è una serata da ricordare. Il derby della Mole, da sempre, è più sentito dai rivali granata che dai tifosi bianconeri, eppure conta. Eccome. E serve soprattutto per ripartire. L’olandese era assente contro il Genoa, mercoledì sera, quando Sarri gli ha concesso un turno di riposo, non solo fisico ma anche mentale. Il grande colpo dell'estate deve risalire dopo le difficoltà, dopo gli episodi che l'hanno coinvolto in Inter, Bologna e Lecce. I tocchi di braccio e mano hanno fatto parlare per giorni, tra polemiche e Var, mentre la sua solidità rischiava di crollare. Sarri l'ha giustificato: "E' in un periodo sfortunato", lui vuole ripartire.

Finora il suo derby è stato il De Klassieker tra Ajax e Feyenoord, la rivalità tra Amsterdam e Rotterdam, in cui Matthijs de Ligt ha un bottino invidiabile: cinque gare, tre da capitano, quattro vittorie e una sola sconfitta, pur clamorosa. E l'ultimo derby? L'ha chiuso con un gol. Tutto questo prima di sbarcare alla Juve, dove cerca ancora la prima rete, magari proprio questa sera. De Ligt ricomincia dal derby, per prendersi davvero la Juve.