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Altro giro, altra buona prestazione. Sì, Matthijs De Ligt ha convinto anche stavolta. L'olandese sta entrando nei meccanismi difensivi della Juve e i risultati in campo si vedono: cresce di partita in partita, chi prima lo criticava ora rimane in silenzio e osserva. Anticipa, contrasta, intercetta. Con Bonucci cresce l'intesa e l'olandese ha acquistato anche più sicurezza in se stesso. Meno pressione e più precisione: ieri sera ha finito la partita con l'83,8% di precisione di passaggi.

COME UN GOL - In area non la prende più di mano, ma di testa sono tutte sue. Ogni tiro degli spagnoli sbatteva contro il muro Matthijs. Ci hanno provato più e più volte. Niente da fare, De Ligt non si abbatte. Conta come un gol il salvataggio su Correa con spaccata e anticipo in area quando l'argentino era già pronto a tirare a botta sicura in posta.

LA CRESCITA - Non aveva fatto i conti con l'olandese, però. Ed è bene che ora gli avversari inizino a farci l'abitudine, perché dal gol al derby in poi la stagione di De Ligt ha avuto una svolta. All'inizio ha avuto qualche difficoltà e ci ha messo un po' per capire i movimenti difensivi, ma è normale che sia così: a 20 anni è arrivato nel Paese più tattico al mondo e in poco tempo è stato catapultato subito in campo per l'infortunio di Chiellini. Ora la musica sta cambiando e il rodaggio è (quasi) finito. De Ligt è pronto a prendersi la Juve. 

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