commenta
Matthijs de Ligt mercoledì affronterà la Lazio all'Olimpico con il suo Bayern Monaco negli ottavi di Champions League. E ritroverà anche il suo ex allenatore alla Juve, Maurizio Sarri: "All'inizio parlava sempre in inglese, io preferivo l'italiano. Poi l'ho visto lavorare sul campo e sulla tattica. Avevamo fatto bene, segnato tanto e vinto lo scudetto.". Di seguito la sua intervista alla Gazzetta dello Sport.
 

Bayern Monaco, parla Matthijs de Ligt


PIU FORTE GRAZIE A SARRI - "Con lui sono diventato molto più forte. Un allenatore che lavora sempre tanto, anche in prima persona, sul campo. Chiede sempre il massimo in ogni esercizio anche con la testa. Mi ha reso un giocatore molto migliore".

LA CRESCITA IN ITALIA - "Ho imparato tanto, soprattutto nel gioco di reparto, in difesa. Prima la mia forza era quella di giocare uomo contro uomo, alla Juve facevamo più la zona, contava il momento di arretrare, salire. Giocare con tutta la difesa".

LE SFIDE CON IMMOBILE - "Guardo la Serie A, la Juve se riesco. Cosa ricordo della Lazio? I duelli con Ciro Immobile, punta molto pericolosa, ha sempre segnato tanto e continua a farlo".

I RAPPORTI CON GLI EX COMPAGNI - "Ho molti amici alla Juve, ho avuto buoni rapporti con tutti soprattutto con chi parlava inglese. Mckennie, Szczesny, Ramsey, Chiesa, adesso Vlahovic. Li sento ancora, la Juve sta andando molto bene"

SFIDA SCUDETTO - "L'Inter è forte, più forte dello scorso anno quando è andata in finale di Champions, però spero che la Juve vinca lo scudetto".
OR torna oggi con un lungo pre partita alle ore 13: parleremo di tutti i temi, portandoci verso Juventus-Udinese.