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Danilo, in conferenza stampa, parla così dopo Juve-Venezia. 

NIENTE VITTORIA - "Buonasera. Secondo me non è un tema di atteggiamento, parliamo di cose concrete: siamo stati più statici quando avevamo la palla, la maggior parte della partita. Ed è più facile per chi si mette dietro, senza togliere il merito al Venezia. Si gioca ogni 3 giorni, pensiamo sempre alla prossima partita. La vittoria con il City ci ha dato più motivazione, le squadre vengono qui a renderci la vita difficile". 

VERA DIMENSIONE - "Secondo me la dimensione di questa squadra non si è capita ancora. Ci sono passi progressivi, di miglioramenti, ancora da fare. Parliamo sempre che ci vuole tempo. Non possiamo aspettare tanto tempo. Ci sono io, Perin, qualcun altro più esperto, altri sono giovani, hanno da crescere. Senza frenesia, provando a migliorare". 

CON VLAHOVIC - "Non ho ancora modo di parlare con lui, c'era troppa delusione al rientro, poi puoi stare lì in un attimo e ognuno è andato lì a fare le sue cose. Nessun confronto. Conta il rispetto reciproco tra noi e la nostra tifoseria. Sicuramente ci metteranno pressione, sono abituati a vincere ed è giusto così". 

LUIZ - "Douglas è appena tornato da un infortunio, sta avendo un po' di problemi in quest'inizio, è un giocatore che ci può dare tanto. Lettura e tecnica diverse dagli altri, sicuramente in poco tempo ci farà togliere soddisfazioni importanti". 

ESPORSI ALLA CURVA - "Questa è una dinamica da sempre alla Juventus. Quando si vince, si va a esultare. Pareggi o sconfitte, si va dai tifosi a ringraziare per il supporto. In una serata come oggi, siamo tutti umani, la testa calda. Dinamica della Juve da quando sono qua, ho imparato questo dai più vecchi. Fin quando ci sono io, rispetteremo questa dinamica. Magari quando andrò via non si farà. Andiamo sempre a dire grazie a loro, sono importanti per noi, principalmente in questa stagione con più difficoltà del solito. Ci sono tanti ragazzi, tanti calciatori che ancora devono capire e imparare quello che è la Juventus, la storia della Juventus. C'è un lavoro importante che è dare supporto ai ragazzi". 

PROBLEMA STADIUM - "Ti posso dire per me: è sempre bellissimo giocare allo Stadium, sono sempre motivato, mi sento a casa. Quelli che sono arrivati in questa stagione al momento non hanno ancora la sinergia con lo stadio. Va costruita, è normale, non si fa da un giorno all'altro. Continuiamo così, i tifosi sono stati bravissimi, ci hanno supportato benissimo, anche col Bologna e col City sono stati incredibili. C'è amarezza, frustrazione, se sono un tifoso della Juve sono anche triste e frustrato. Domani ricompattiamo l'ambiente, calciatori, dirigenti, tifoseria, diamo tutti il contributo per riportare la Juve in alto". 

COME STAI - "Più gioco, più mi sento meglio, più libero. Per tanti motivi, per la Copa America, per la mancanza di preparazione, mi è costato un po' di partite e minuti. Sono a disposizione, mi sento bene, sono coinvolto coi ragazzi, durante le giornate, sono a disposizione dai ragazzi in primis. Dell'allenatore e della società". 

COS'HA FATTO ARRABBIARE VLAHOVIC - "Giusta la contestazione dei tifosi? Non so perché si è arrabbiato così Dusan. La prima cosa è stata provare a calmarlo, a fine partita con la testa calda dobbiamo calmarci tutti, i tifosi, stare lì con rispetto. Ma tutto l'ambiente. C'è sempre stato, da parte nostra e dei tifosi. E poi la contestazione, come detto, ci sono momenti in cui le letture da parte loro sono che non ci impegniamo. Ma non è vero, ci mettiamo a disposizione e lavoriamo tanto. Le cose dovevano andare meglio. Martedì abbiamo l'opportunità di rispondere in maniera aggressiva, subito, si gioca tanto e c'è sempre l'opportunità di tornare in campo e far vedere nella maniera giusta che ci siamo".