commenta
Danilo, a DAZN, parla del suo rapporto con il Brasile e racconta cosa farà dopo il ritiro. 

CROCE TATUATA - "Ogni volta che vado a letto, faccio le mie preghiere, prima delle partite e dopo, al mattino quando mi alzo. E' una maniera di ringraziare Dio per quanto vivo. Siamo fortunati ad avere la vita che abbiamo. Ci sono tante diseguaglianze tra ricchi e chi ha meno, sono tante".

DUE ASSOCIAZIONI - "Futuro Redondo. L'abbiamo da 4 anni, nella mia città e in quelle attorno. Aiuta i bambini a non stare per strada. Voce Futura è iniziato da un mese, obiettivo dare luce e fare iniziative con persone positive. Faccio interviste". 

SCRIVI? - "In Brasile, due settimana fa, si è ucciso un ragazzo congolese. Una brutalità incredibile. Mi fanno qualcosa. Lo sento di più. Devo scrivere qualcosa". 

SE VINCI LA CHAMPIONS - "Poi scrivo? Sì, sarebbe un contesto molto diverso rispetto alle altre due volte. Un contesto completamente diverso".

CAPOEIRA - "Com'è stata inventata? Dagli schiavi, che utilizzavano per difendersi nei momenti. L'ho fatta da bambino. Una mossa? Faccio il macaco. Calci all'aria? Li faccio in allenamento, quando mi incazzo un po'...". 

CAPIRINHA - "Ho un amico, Dudù, il mio migliore amico. Gliel'ho fatto imparare, così me lo fa". 

CHURRASCO - "Il pezzo forte? Picanha. I miei non avevano tanti soldi, a Natale e Capodanno si faceva sempre churrasco, nulla di diverso". 

DETTO IN BRASILIANO - "Quando chiedevo di andare da qualche parte, mia madre diceva sempre no. "Tu non sei come tutti". Quello dopo, ripensandoci, era vero... quando ho iniziato a giocare a calcio, tante volte i miei amici volevano andare a fare serata, mi chiamavano e mi dicevano: andiamo tutti! E mi dicevo 'no, tu non sei tutti'. Aveva ragione mia madre, dovevo restare concentrato sulla mia carriera".

I REGALI - "Regalo il libro, per me è stato molto importante. Devo imparare ancora tanto. E poi ho portato la Guaranà, nel freezer ed è buonissima. Questa è anche facile da aprire. Sul libro? Ho scritto che bisogna fare attenzione alla prima azione del giorno. Devi fare 10-15 cose, se pensi a tutte non ne fai neanche una. Pensa una alla volta".

QUANDO SMETTO - "Primo anno? Torno a Bicas, a pescare. A casa mia abbiamo fatto un lago grande, e abbiamo messo i pesci che volevamo".