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In un'annata difficile, nella quale ci sono tante potenzialità non del tutto espresse ma le cose non vanno per il verso giusto, capita che per risollevarsi definitivamente e iniziare finalmente a percorrere la strada giusta ci vogliano dei forti scossoni. Dei tonfi che facciano male e che costringano un gruppo a guardarsi dentro e tirar fuori finalmente tutte le qualità rimaste nascoste sotto una coltre di difetti e insicurezze.

TRAUMA - Per la Juventus lo scossone decisivo in questione può esser stata la sconfitta contro il Milan. Quel secco 0-3 incassato all'Allianz Stadium appena quindici giorni fa, che ora sembrano una vita fa. Sì perché quel match, che sembrava buttar fuori definitivamente i bianconeri dalla Champions League, ha segnato invece un punto di rinascita. Da lì, la Juve ha inanellato quattro vittorie: tre in campionato, grazie alle quali si è guadagnata l'agognato 4° posto per la Champions, e la finale di Coppa Italia.

CLIMAX - Un crescendo di prestazioni: il 3-1 al Sassuolo, il 3-2 all'Inter, il 2-1 all'Atalanta e il 4-1 al Bologna. Tutte accomunate da una graduale presa di coscienza di cosa debba essere una grande squadra. Un giusto mix (meglio tardi che mai!) di proposta di gioco secondo i princìpi dell'allenatore e solidità da grande squadra.

TURNING POINT - Quello che poteva essere un colpo micidiale al morale, lo 0-3 col Milan, anziché diventare punto di non ritorno negativo è diventato quindi punto di reset per cominciare finalmente a essere la vera Juve. Qualcosa del genere solamente quando in una squadra ci sono le giuste qualità e mentalità. L'organico è entrato finalmente in simbiosi con mister Pirlo. Che ora può seriamente sperare in una riconferma nonostante il valzer di voci costante attorno al futuro della sua panchina.

ISPIRAZIONE - Dispiace quasi che la stagione debba terminare proprio ora. Ma questi mesi dovranno portare ottimo consiglio in sede dirigenziale e di mercato. Perché davvero questo mese di maggio catartico, passato in quindici giorni dalle stalle del ko coi rossoneri alle stelle di un trofeo alzato al cielo di Reggio Emilia e dell'inno della Champions League che continuerà a risuonare, possa rappresentare la solida base per completare il rinnovamento della rosa, e cominciare la prossima stagione col giusto abbrivio.