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Dolce risveglio per la Juventus. Gustoso, come il sapore della rivincita presa ieri sera a San Siro, contro l’Inter, domata 2-1 grazie alla doppietta di Cristiano Ronaldo. Il ko di gennaio è acqua passata, la parità è stata ristabilita se non di più, perché adesso la squadra di Conte è chiamata all’impresa per sovvertire le sorti della qualificazione alla finale di Coppa Italia. A proposito, inevitabilmente un occhio in casa Juve sarà rivolto alla sfida di questa sera tra Napoli e Atalanta, semifinale di andata. Mentalmente, invece, la testa sarà rivolta al big match di sabato contro la Roma, cruciale per tenere il passo in classifica di Milan e Inter. Ma come il ronzio di una mosca che turba sottotraccia, nei pensieri dei bianconeri c’è anche il secondo atto contro l’Inter, in programma allo Stadium martedì 9 febbraio. La finale è tutta da conquistare, tra tanti diffidati e pericoli da affrontare.

DIFFIDATI – Capitolo diffidati. Pirlo dovrà fare molta attenzione, ancor di più i suoi uomini, tra cui ci sono addirittura 10 giocatori a rischio squalifica per un eventuale finale. Alex Sandro, Arthur, Bentancur, Bernardeschi, Chiesa, De Ligt, Demiral, Morata, Rabiot e Ronaldo, tutti diffidati. Nessuno vorrà farsi sventolare in faccia un cartellino giallo.

PERICOLI – Il 2-1 maturato a San Siro pone la Juve in una condizione di vantaggio: per passare, l’Inter dovrà compiere un’impresa, vincendo con due gol di scarto, oppure con uno ma segnando 3 gol o più. Detto questo, la finale è ancora tutta da conquistare per la Juve, non c’è niente di scontato contro una squadra assetata di vendetta. Soprattutto poi quando recupererà due pedine che cambiano il volto alla squadra come Lukaku e Hakimi, assenti ieri sera per squalifica. Con il loro rientro, Pirlo dovrà contenere la straripanza fisica del belga e la velocità del marocchino, sempre velenoso sulla fascia. Conte vorrà mettersi l’elmetto ed andare in guerra, di fronte nuovamente l’armata di Pirlo, uscita da San Siro con rinnovata consapevolezza e con un re ritrovato, Cristiano Ronaldo, determinato più che mai a centrare il bersaglio grosso, la finale.