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Che cosa lega Massimiliano Allegri, Gianluigi Buffon, Maurizio Sarri e Andrea Pirlo? Troppo semplice rispondere un comune passato alla Juventus. Tutti, interrogati in conferenza stampa o intervistati, hanno sempre messo in guardia su Adrien Rabiot; per riassumere: “Ha un grande talento, così grande che non lo sa nemmeno lui”. Fino a poco tempo fa, il dubbio che si trattasse di un grande abbaglio generale c’era ed è impossibile nasconderlo. Il Rabiot 2.0, però, sembra dare ragione a chi l’ha sempre difeso e ha sempre puntato su di lui e l’impressione comune, di addetti ai lavori e tifosi è: “il francese è il centrocampista più in forma in questo momento”.
 
Se dovessimo cercare un momento che ha rappresentato la svolta per Rabiot nella sua avventura alla Juventus, potremmo tornare indietro nel tempo fino al 3 aprile 2022 quando all’Allianz Stadium si gioca Juventus-Inter. Come da tradizione del Derby d’Italia, il match è costellato di episodi da moviola e polemiche. Nel post-partita il centrocampista francese entra a gamba tesa dal suo profilo Instagram: “Ottima partita, bravi tutti ! Peccato il risultato, ma è difficile giocare a 11 contro 12 !”. Un messaggio che prima sorprende i tifosi della Juve e che, poi, gli permette di entrare nei loro cuori. Tra il serio e il faceto, infatti, sui social i supporter – sempre critici per le sue prestazioni -, innalzano Rabiot al ruolo di leader.
 
Tra il serio e il faceto, dicevamo, ma è un momento chiave. Adrien Rabiot non ha mai difettato della fiducia dell’ambiente, se per ambiente intendiamo quello che delimita le mura della Continassa, lo staff tecnico. Non è un caso che per Allegri, Pirlo e Sarri sia stato un titolare quasi inamovibile, al netto di prestazioni insufficienti. Dall’aprile del 2022, però, il francese è entrato anche nei cuori dei tifosi sempre così critici con lui, anche legittimamente. Quell’abbraccio prima virtuale e poi reale ha fatto sentire Adrien ben voluto e ha accelerato il processo di ambientamento che sembrava aver subìto una frenata totale. Questo è dimostrato dagli atteggiamenti in campo, dalle parole di Rabiot che solo pochi giorni fa si è autodefinito leader dello spogliatoio, certo con un pizzico di presunzione, probabilmente.
 
Un cambiamento radicale, in campo e fuori. La Juventus l’ha notato e non è un caso, quindi, che dopo aver sfiorato la partenza in estate adesso le cose siano cambiate, come racconta calciomercato.com: “Il suo futuro potrebbe essere legato a doppio filo con quello di Allegri, suo sostenitore principale. Aspettare troppo per avviare eventuali dialoghi per la trattativa di rinnovo, però, potrebbe essere controproducente considerando proprio il rinnovato appeal del francese su scala internazionale. Il Mondiale in tal senso rappresenterà un punto di volta. Una trattativa con mamma Veronique verrà imbastita, o almeno alla Continassa ci proveranno. Ma anche con lui, ribadendo la necessità di proseguire nel processo di ridimensionamento dei costi: anche usufruendo dei vantaggi del Decreto Crescita, i 7 milioni netti più bonus ora sembrano troppi. Partita tutta da giocare insomma. Con un Rabiot completamente nuovo”.