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Il clima di festa non ha distratto gli occhi attenti di Marotta e Paratici, insieme a quelli di Allegri. In Juventus-Verona lo stato maggiore bianconero ha avuto l'occasione di ammirare da vicino Andrea Danzi. Il centrocampista, classe 1999, ha chiuso la sua prima avventura in Serie A con cinque presenze. Nelle ultime sei partite è stato per quattro volte titolare, ottenendo dal tecnico Fabio Pecchia anche la chanche di mettersi in luce sotto gli occhi del club bianconero che lo segue con particolare attenzione. 

Quello di Danzi per il Verona è un talento costruito in casa, uno dei punti fermi su cui rifondare una squadra che ha terminato la stagione nel peggiore dei modi. Viene paragonato a Jorginho per il tocco di palla educato e la capacità di saper cucire il gioco in orizzontale e ribaltarlo in verticale. La retrocessione potrebbe imporre al Verona di far cassa, magari provando a trattenere il giocatore in  prestito per la prossima Serie B. I rapporti tra i due club sono buoni, come dimostra l'operazione Kean. Ed è per questo che la Juve tiene gli occhi aperti.